Contagi, Ricciardi: “Non si esclude lockdown generale entro una settimana”

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute Roberto Speranza, dichiara che non è possibile scongiurare un possibile lockdown generale. E’ necessario verificare nelle prossime due settimane cosa succederà. Se la curva dei contagi sarà diminuita o aumentata potremmo prendere provvedimenti diversi. L’obbiettivo prefissato in seguito all’ adozione di misure restrittive è quello di limitare il numero di contagio nelle zone più colpite e mantenere costante e sotto controllo quelle altre zone in cui il contagio si presta ad essere stabile.

Sul vaccino:

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Walter Ricciardi assicura il loro costante interesse nella possibilità di trovare un vaccino anti-covid. Il consigliere porta il paragone tra Inghilterra e Italia sottolineando come il primo stato sia dotato di una politica molto più fluente rispetto alla nostra che gli permettere di assumere scelte più veloci e produttive.In Italia la valutazione e soprattutto la scelta finale sulla possibilità di acquistare un vaccino e metterlo in circolazione è molto più complessa in quanto è necessaria la collaborazione tra regioni.

Spiega inoltre, che solitamente il vaccino va ordinato durante la prima parte dell’ anno e in quantità proporzionali rispetto alla curva epidemiologica.

Ciò lo hanno fatto solo alcuni territori sottolinea Ricciardi che in dubbio afferma che la lombardia è arrivata per ultima, ordinando 2 milioni di dosi per una popolazione di 10 milioni di abitanti. Quindi è evidente che la Lombardia non potrà garantire un vaccino tempestivamente, in modo adeguato e neppure per quella parte della popolazione più debole. Aggiunge ( come riportato dal giornale la Repubblica) : ”se l’ Italia avesse una gara nazione avremmo potuto comprare 18-20-30 milioni di dosi e poi le avremmo distribuite. Ciò non è avvenuto e adesso non ce ne sono più, essendo tutti i paesi in competizione per chi debba ottenerle prima”.

A tali accuse ha risposto subito il governatore della Lombardia Attilio Fontana garantendo che i primi ad avere il vaccino saranno proprio le fasce più deboli. A suo parere le argomentazioni di Ricciardi sembrano essere fuori luogo e inadeguate. La questione dovrebbe essere posticipata a conclusione della campagna vaccinale.

Aggiunge che il sistema dei parametri funziona, ma i risultati arrivano falsati finendo per prendere decisioni sbagliate. Sarebbe più opportuno avere solo 4 o 5 indicatori anziché 21 e monitorarli non settimanalmente come avviene, ma giornalmente.

Prosegue dicendo di non accusare nessuno, ma semplicemente di chiarire che è un dovere morale contribuire a rendere veritieri i dati di monitoraggio, non solo perché si commetterebbe un reato gravissimo sanzionabile a norma del codice penale , ma anche incostituzionale in quanto contrario all’ art 32 che tutela la salute quale diritto individuale e collettivo.

 

 

 

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