Con buona pace dei produttori di petrolio, i 197 Paesi hanno alla fine trovato la quadra e il documento, dopo non poche difficoltà è stato finalmente approvato dopo l’ennesima notte di negoziazione.
Chiusi i lavori dopo l’ennesima notte di negoziati
I Paesi riuniti a Dubai per la Conferenza sul clima approvano il consenso al Global stocktake, il documento che fissa impegni ed obiettivi. Il testo, questa volta contiene l’espressione combustibili fossili ed è stato accolto da un lungo applauso dei delegati.
La COP28 avrebbe già dovuto chiudere i lavori ma le bozze precedenti avevano scontentato tutti. Nel testo approvato c’è l’impegno a ridurre i gas serra secondo la formula Transition away (transitare fuori dai combustibili fossili). Un transito che dovrà avvenire in questo decennio per raggiungere la neutralità del carbonio nel 2050.
Un colpo al cerchio ed uno alla botte
Il documento di 21 pagine non reintroduce il termine “uscita”, non gradito ai produttori di petrolio, ma ragiona sul destino di tutti i combustibili fossili, petrolio, gas e carbone.
Cosa fissa il Globl stocktake
La Conferenza sul clima di Parigi 2015 aveva stabilito che a partire dal 2023, e poi ogni 5 anni, i Paesi avrebbero prodotto documenti di verifica sugli impegni per contenere il rialzo della temperatura a 1,5 gradi. Tra le misure per l’obiettivo c’è la necessità di triplicare la produzione energetica da fonti rinnovabili. Raddoppiare la media globale del miglioramento annuale dell’efficienza energetica entro il 2030. Accelerare la diminuzione graduale dell’energia prodotta dal carbone in direzione di sistemi a zero emissioni.
Transition away
Transizione dai combustibili fossili in maniera equa, in modo da arrivare allo zero netto nel 2050. Transizione e non phase out che aveva fatto mettere di traverso i Paesi Opec.
Il documento prevede anche l’accelerazione delle tecnologie a zero e basse emissioni, con energie rinnovabili, nucleare, tecnologie di abbattimento e rimozione, come la cattura del carbonio, utilizzo e stoccaggio. In special modo per i settori che presentano difficoltà all’abbattimento e nella produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio.
Altre misure sono costituite dalla riduzione delle emissioni prodotte dalla circolazione stradale. A questo scopo si realizzeranno nuove infrastrutture con la diffusione di veicoli a zero e basse emissioni, con la graduale eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili. Tutte misure che dovranno assicurare la svolta climatica o, per lo meno, tese al contenimento delle disastrose condizioni di inquinamento e climatiche attuali. Il traguardo importante è quello di ottenere emissioni zero nel 2050.
Foto generata con l’intelligenza artificiale