La comunità di Corchiano, nel Viterbese, è parte attiva del presepe vivente, tra le più genuine espressioni delle tradizioni locali
Quando il sole tramonta, il pubblico inizia ad affollarsi lungo la vallata all’ingresso del paese. La luce delle fiaccole rischiara i volti dei soldati che irrompono al galoppo sulla scena impugnando armi della guarnigione romana. A qualche metro di distanza, anziani artigiani sono intenti a ripetere gesti di antichi mestieri mentre alcuni pastori arrivano nel villaggio con il gregge al seguito. Conta decine di figuranti il presepe vivente di Corchiano, borgo arroccato su uno sperone tufaceo della Tuscia viterbese, che torna con un allestimento che ricostruisce fedelmente un angolo di Palestina. Alla rievocazione – in programma nei giorni 25 e 26, 28 e 29 dicembre con repliche il 1°, il 4, il 5 e il 6 gennaio – concorrono alcuni grandi nomi dell’arte e dello spettacolo nella realizzazione della colonna sonora: le musiche sono curate dal maestro Nicola Piovani, vincitore del premio Oscar per la colonna sonora del film La vita è bella, la voce narrante è quella di Nino Castelnuovo affiancato da Lello Arena (San Giuseppe), Gigi Proietti (Dio) e Norma Martelli (Maria). Una folla gremita si mette in coda in Piazza IV Novembre, dove inizia il percorso, per assistere alla rappresentazione che in alcuni momenti raggiunge punte davvero alte di pathos. Chi sarà quest’anno ad interpretare gli ambitissimi ruoli di Maria e di Giuseppe e a vestire i panni dei Re Magi? La comunità di Corchiano è parte attiva della rievocazione natalizia che coinvolge anche le piazzette del centro storico dove verranno servite pizze fritte, caldarroste e vin brulé. Se lo spettacolo vi colpirà particolarmente potrete anche chiedere agli organizzatori di partecipare alla prossima rappresentazione: la vostra richiesta potrebbe essere accolta. Nei giorni dell’evento si organizzano visite guidate gratuite al borgo e al Parco delle Forre. Basta fare un giro poco fuori dal paese, che fu un importante centro della civiltà dei Falisci, per capire che il borgo ancora custodisce importanti testimonianze di tutte le epoche storiche: a cominciare dalla Via Cava di Sant’Egidio, la strada scavata nel tufo che collegava il centro alla sua necropoli rupestre. Appartengono al periodo romano, invece, il ponte sul Rio Fratta, affluente del Tevere, e la Via Amerina che costeggia l’abitato e lo collega all’Oasi WWF di Pian Sant’Angelo
Una volta visitato il borgo ci si può spostare verso il Lago di Vico, immerso in un paesaggio di grande fascino che si ammira al meglio percorrendo la Strada dei Parchi, circondata di faggi, cerri, noccioli e castagni. Meritano una visita Caprarola, con l’elegante Palazzo Farnese, Civita Castellana con il Forte Sangallo e Ronciglione, degna di una sosta per gli edifici sacri di grande interesse: è il caso della medioevale chiesa della Provvidenza con resti di affreschi quattrocenteschi. Chi ama le passeggiate nel verde può cimentarsi nel sentiero Svasso Maggiore, che s’incontra percorrendo la strada che costeggiando il lago porta da Ronciglione a San Martino al Cimino; il parcheggio da cui parte l’itinerario si trova a circa duecento metri dall’ingresso sud-occidentale della riserva. Il percorso si conclude in località Spinaceto, dove si trova un’ampia area picnic.
Per informazioni sul presepe: Tel. 327 3280792 – 335555414
Sito: https://www.prolocorchiano.com
mail : prolococorchiano@libero.it