Per sapere come Mirabella Imbaccari sta affrontando l’emergenza coronavirus ho incontrato il sindaco Giovanni Ferro che rivolge un messaggio alla cittadinanza dal suo ufficio.
“La priorità è la salute dei cittadini e invio un affettuoso augurio di Buona Pasqua a tutti i cittadini, ai residenti e a quelli che vivono in Lombardia e in Germania. Sarà una Pasqua diversa che nessuno dimenticherà. La cosa più importante è la collaborazione e la comprensione di tutti i cittadini, dai più piccoli ai più grandi. Dobbiamo essere orgogliosi dei mirabellesi perché hanno mostrato molta maturità”.
Come vive Mirabella questo momento difficile ?
“Non abbiamo contagi perché ci siamo mossi una settimana prima dei Dpcm. Come amministrazione comunale abbiamo deciso, insieme a due ex assessori, di destinare alle emergenze una mensilità della nostra indennità del 2019: a tutti i bambini della scuola primaria e secondaria abbiamo acquistato e stiamo consegnando a casa un uovo di cioccolato per Pasqua (stiamo anche comprando delle schede per permettere ai bambini di alcune famiglie di connettersi a internet per seguire le lezioni on line, nessuno deve restare indietro).
In queste situazioni viene fuori il vero bisogno e noi siamo disponibili ad aiutare con tutte le misure di sostegno. Attraverso la Protezione Civile con decreto ministeriale sono arrivati 47.500 euro e da venerdì sono in consegna i buoni spesa. Le domande ricevute sono 148 (per ogni componente delle famiglie che ne hanno diritto il buono spesa è di 150 euro); adesso viene dato un terzo di quello che spetta al nucleo familiare, nel frattempo l’ufficio continua l’istruttoria perché viene prima chi ha più bisogno. Dalla Regione non abbiamo ancora ricevuto nulla e abbiamo già fatto la richiesta per un contributo. Per la prima volta sento lo Stato vicino ai cittadini e alle istituzioni e, come rappresentante dello Stato, stiamo affrontando la trincea con serenità. A differenza di altre amministrazioni noi stiamo lavorando in silenzio perché vogliamo portare a casa il risultato. A Carnevale abbiamo chiesto alle case di riposo di rallentare le visite dei parenti e nei primi giorni di marzo non hanno più fatto entrare nessuno, mettendo gli anziani in protezione. La mia prima ordinanza è del 28 febbraio ed è stato un segnale di attenzione e prudenza. Spero che tutte le misure messe in campo ci portino fuori dall’emergenza senza danno. Chi ha finito la quarantena deve fare il tampone prima di uscire da casa e capisco il disagio”.
Quali azioni per l’immediato futuro ?
“La fase due prevede una timida ripartenza delle attività economiche e aspetto che escano le misure previste dal presidente Conte perché sembrano che gli aiuti siano concreti. Noi a Mirabella rischiamo molto perchè c’è la possibilità che salti l’intera stagione estiva con circa 500 matrimoni che sono una risorsa molto importante, visto che l’economia del paese è legata alle attività di ristorazione. Se non bastano gli aiuti statali siamo pronti a battagliare per farci sentire a Roma.
Prosegue l’attività amministrativa che in questa emergenza ha rallentato molto: una buona notizia è arrivata lo scorso 11 marzo con lo sblocco del finanziamento di un milione e 400.000 euro legato al dissesto idrogeologico, progetto che risale al 2016. Il servizio ‘Nonno Express’ (consegna cibo e farmaci agli anziani in difficoltà) è stato prorogato sino a fine Aprile e abbiamo incaricato una ditta locale di ritirare i farmaci dispensati dagli specialisti e dalle farmacie ospedaliere, dopo aver avuto un riscontro dai medici di famiglia. I vigili urbani hanno comminato diverse multe, alcune sempre agli stessi soggetti”.
Presso alcuni punti vendita del paese è possibile partecipare a una raccolta alimentare e beni di prima necessità per le famiglie che hanno bisogno.
Un’ordinanza dispone sino al 13 aprile la chiusura di tutte le attività commerciali dalle ore 14 alle 6 ad eccezione di negozi di generi alimentari e farmacie, l’obbligo a tutti gli operatori commerciali ed utenti di far uso delle mascherine, divieto di ingresso nel territorio comunale ai venditori ambulanti provenienti da altri comuni.
In paese si registrano gesti di solidarietà che dimostrano quanto i mirabellesi siano generosi e altruisti, segno di attenzione alla vita della comunità.
La Pro Loco ha acquistato 22 rotoli di tnt (tessuto non tessuto) da 20 metri ciascuno e undici volontari hanno realizzato 2.500 mascherine che sono state date gratuitamente a tutti i cittadini che ne hanno fatto richiesta (1000 mascherine sono state consegnate direttamente dalla Pro Loco, mentre 1500 grazie alla collaborazione col Comune attraverso la sig.ra Rita Valoroso, consegna avvenuta grazie al messo comunale e ai vigili urbani).
Il consigliere comunale Rosario Di Stefano si è interessato per ottenere dalla facoltà di Chimica e Farmacia dell’universita di Catania 30 litri di gel igienizzante (15 dati al comune e 15 dati alla Pro Loco che li distribuirà a tutte le aziende agricole e ai negozi di generi alimentari insieme ai dispenser).
La parafarmacia di via Roma mette a disposizione 4 saturimetri per il controllo dell’ossigeno nel sangue; dietro indicazione del medico di famiglia i cittadini possono farne richiesta e la consegna verrà effettuata a domicilio dai volontari della Pro Loco.
Infine una trentina di persone ha partecipato alla donazione di sangue organizzata dall’Avis per Pasqua.
L’Istituto Compr. St. De Amicis ha dovuto far fronte all’emergenza per permettere agli studenti di non perdere un solo giorno di scuola, nonostante la chiusura dei plessi scolastici. Attraverso la nuova piattaforma di condivisione del materiale didattico realizzata da Axios Italia gli insegnanti possono creare lezioni, assegnare compiti, correggerli e interagire con gli studenti in chat, con aggiornamento automatico del registro.
La scuola ha dato in comodato d’uso alle famiglie disagiate 41 tablet destinati agli alunni di scuola media (26 a San Cono e 26 a San Michele di Ganzaria), mentre 40 saranno dati dopo Pasqua ad alunni di scuola elementare. La preside Maria Grazia De Francisci ringrazia i sindaci di Mirabella, San Cono e San Michele di Ganzaria per la disponibilità nel consegnare i tablet alle famiglie.
Anche la Caritas locale sta aiutando molte famiglie dando beni di prima necessità e Don Marco Casella evidenzia che “all’inizio c’è stata incredulità e dopo è subentrato un sentimento di paura…il virus è arrivato durante la Quaresima, tempo di silenzio in preparazione alla Pasqua e in silenzio stiamo vivendo questo periodo nelle nostre case. Ogni giorno metto on line su youtube la registrazione della messa e, alla presenza del sindaco, c’è stato l’atto di Affidamento alla Madonna. Pasqua vuol dire passaggio e l’augurio è quello di un’autentica ricerca di Dio, anche in assenza dei riti della settimana santa. Anche se la chiesa è chiusa la comunità ecclesiale può sentirsi unita in preghiera e questo tempo può essere propizio per la nostra crescita spirituale”.
Rosario Scollo