Weekend 9-10 tutta Italia zona arancione. Nuova verifica la prossima settimana
Il Lazio è tra le 12 regioni classificate a rischio alto, ma almeno per il momento la regione non dovrebbe andare in zona arancione. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati, firmerà una nuova ordinanza che andrà in vigore da domenica 10 gennaio. L’ordinanza prevede che passino in area arancione da lunedì 11 soltanto Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. La situazione del Lazio potrebbe nuovamente cambiare la prossima settimana, quando verranno resi noti i nuovi dati sull’indice di contagio Rt, che potrebbero portare a misure più restrittive. Intanto i prossimi due giorni, sabato 9 e domenica 10 gennaio, saranno arancioni, come in tutto il resto del Paese, per effetto del Dpcm varato per le festività natalizie.
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“Complessivamente – si legge nella bozza del monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Iss – questo porta alla classificazione di 12 Regioni/PPAA a rischio alto questa settimana (vs nessuna la settimana precedente), 8 a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso.” I tecnici prendono in considerazione l’Rt, l’incidenza e il rischio per determinare in quale zona deve essere messa una Regione. Visto che l’incidenza, cioè il numero di positivi per 100mila abitanti, è alta ovunque e il rischio che porta a un cambio di colore è sia quello alto che quello moderato, ci si basa principalmente sul fattore di replicazione del virus, cioè l’Rt. Se è sopra 1 si entra in zona arancione, se supera 1,25 in zona rossa. In base a quel valore non si valuta però il dato medio ma l’intervallo inferiore dei due che appunto servono a ricostruire la media.
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Le 12 Regioni classificate a rischio alto sono Emilia Romagna (Rt 1,05), Friuli Venezia Giulia (0.91), Lazio (0.98), Liguria (1.02), Lombardia (1.27), Marche (0.93), Piemonte (0.95), Provincia di Bolzano (0.81), Provincia di Trento (0.85), Puglia (1), umbria (1.01) e Veneto (0.97). Otto regioni a rischio moderato: Abruzzo, Basilicata, Calabria (ad alto rischio di progressione a rischio alto), Campania, Molise (ad alto rischio di progressione a rischio alto), Sardegna, Sicilia e Umbria. La Toscana è l’unica regione a rischio basso.
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