Coronavirus, muore Donato Sabia, due volte finalista alle olimpiadi

Il covid-19 continua a mietere vittime, oggi è scomparso Donato Sabia , presidente del comitato regionale Fidal della Basilicata, ex medaglia d’oro agli europei indoor di Goteborg (1984) e per quasi trent’anni detentore del record mondiale sui 500 metri.

Sabia era ricoverato d a qualche giorno in terapia intensiva all’ospedale San Carlo di Potenza,  lo stesso dove una settimana fa moriva , sempre a causa del virus, il padre.

Nella sua carriera , l’ex atleta (mezzofondista), negli 800 metri , deteneva la terza migliore posizione italiana di tutti i tempi – con 1’43″88  – dietro a Marcello Fiasconaro e Andrea Longo.  Undicesima prestazione italiana assoluta nei 400 metri, con 45″73. Il 26 Maggio del 1984 con il tempo di 1’00″08, diviene Primatista mondiale sui 500 metri, record  stabilito a Busto Arsizio e rimasto imbattuto per circa 30 anni. Oltre a quanto di cui sopra,  Sabia arrivò quinto nella finale della staffetta 4×400 al Campionati mondiali di atletica leggera di Helsinki del 1983.

“Atleta di talento straordinario, ma soprattutto persona d’animo gentile”, così la Fidal – la federatletica italiana – ricorda Sabia .

Il presidente della FIDAL Alfio Giomi, il presidente onorario Gianni Gola, il Consiglio federale, a nome di tutta l’Atletica Italiana, esprimono profondo cordoglio e si stringono idealmente ai familiari in un abbraccio. “Una tragedia nella tragedia – le parole del presidente Giomi – Donato era una persona a cui non potevi non voler bene”.