Corse clandestine all’Anagnina identificate quasi 500 persone

Anagnina sotto assedio: la fine delle corse clandestine

Nella notte, il rombo assordante dei motori taglia l’aria come un urlo di sfida. Auto modificate sfrecciano tra le strade deserte, l’asfalto diventa un circuito illegale. Musica martellante scuote i palazzi, mentre i parcheggi si riempiono di folla, luci, e adrenalina. L’Anagnina, il quartiere nel VII Municipio della Capitale era diventata il regno delle corse clandestine e dei raduni proibiti. Ma poi, qualcosa è cambiato negli ultimi giorni.

Il dominio dei ribelli della strada andava fermato e così le Forze dell’ordine sono intervenute. Un’operazione imponente, studiata nei minimi dettagli, ha chiuso ogni via di fuga, trasformando l’area in una gigantesca rete. Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Stradale hanno agito con precisione chirurgica.

Bloccati, identificati, fermati

Non c’è stato scampo. Posti di blocco piazzati strategicamente, controlli implacabili, fari che squarciavano il buio in cerca di chiunque avesse tentato di eludere la legge. In poche ore, 480 persone identificate e 230 veicoli ispezionati. I sogni di gloria di chi credeva di poter dominare la notte si sono infranti contro la determinazione degli uomini in divisa.

Bilancio pesante

Auto trasformate in bolidi illegali smascherate e fermate, 9 sanzioni per violazioni al codice della strada, Chi credeva di essere padrone della velocità ha dovuto fare i conti con una realtà ben diversa. La musica si è spenta, il caos è finito. Non era infatti solo la corsa sfrenata a dominare le notti di Anagnina. Nei parcheggi, trasformati in discoteche a cielo aperto, gli impianti stereo facevano tremare l’asfalto, le voci si confondevano in un caos di decibel e delirio. La presenza massiccia delle Forze dell’ordine ha imposto il silenzio dove prima regnava il frastuono.

La legge ha vinto. (Almeno per adesso)

Questo blitz non è stato un caso isolato. È solo un tassello di un piano più grande, una dichiarazione di guerra contro l’illegalità diffusa. La Questura di Roma ha lanciato un messaggio chiaro: nessun angolo della città sarà lasciato all’abbandono, nessun fenomeno di degrado resterà impunito.

Foto: tratta da fotogramma video Youtube