Cos’è il Piano Anti-Rumore, di Roma? Vediamo di capire meglio

Cos’è il Piano Anti-Rumore, di Roma? Vediamo di capire meglio

Facciamo una premessa

L’inquinamento acustico nella Capitale è un problema che va aumentando, le cause sono diverse: il traffico, i cantieri, i locali notturni, gli eventi pubblici… Al di là del fastidio, Il rumore influisce sulla salute dei cittadini: disturbi del sonno, stress, disturbi e problemi cardiovascolari. Per contrastare questo “fastidio” il Comune, lo scorso 26 febbraio, ha approvato un Piano Anti-Rumore, dove sono previste delle “zone silenziose” e il monitoraggio costante dei livelli sonori. Un metodo volto a ridurre il disagio per i residenti e migliorare la qualità. Nel Piano è sono comprese soluzioni sostenibili e la regolamentazione delle attività più rumorose, in particolare nelle aree residenziali e nei parchi pubblici.

La strategia

Questa lotta al rumore introduce l’individuazione di 14 “zone silenziose”. Queste zone hanno un’estensione minima di 3.000 metri quadrati e sono individuate prevalentemente all’interno di parchi e ville storiche. Qui il livello di rumore sarà monitorato e mantenuto al di sotto delle soglie prestabilite. Queste aree comprendono, tra le altre: Villa Borghese, il Parco della Caffarella, Villa Torlonia. Saranno degli spazi dove i cittadini potranno fruire della tranquillità lontano dal rumore cittadino. Il programma rappresenta di fatto un modello per quelle città che vivono il medesimo problema.

Non solo parchi

Il Piano però non si limita alla creazione di aree dedicate al contenimento del rumore ma comprende l’installazione di barriere antirumore lungo le principali arterie stradali e ferroviarie. Queste barriere conterranno notevolmente la propagazione del rumore verso le zone residenziali limitrofe, trattenendo l’impatto del frastuono del traffico. Una soluzione ulteriore è l’utilizzo di asfalti fonoassorbenti nelle strade ad alta percorrenza, sfruttando la tecnologia che permette di diminuire il rumore prodotto dal rotolamento degli pneumatici sull’asfalto delle strade.

Allargare le misure già attive

Il Programma non fa altro che andare ad implementare quelle misure già presenti in altri strumenti, come il Piano Giubileo 2025. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Il Piano Triennale per le Opere Pubbliche e i progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). È un’integrazione volta a garantire una coerenza strategica e una sinergia tra le diverse iniziative, grazie all’ottimizzazione delle risorse disponibili e all’ampliamento degli interventi.

La qualità della vita

È riconosciuto che tra gli elementi che determinano la qualità della vita, il fattore rumore gioca un ruolo di rilievo. Nella scala dei valori sono comprese diverse variabili, e oltre a quelle scontate, come gli spazi a misura d’uomo, la solidità reddituale, o ancora, i servizi al cittadino, figura anche il rumore urbano. Le grandi città non possono sottrarsi dal rumore che deriva dalle attività umane, ecco allora che il Piano Anti-Rumore assume una connotazione rilevante. Non resta che attendere fiduciosi che quanto promesso dall’Amministrazione capitolina sia attuato e produca i risultati sperati.

Foto: pianetamamma.it

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