Giovani, lavoratori e famiglie in affitto o con mutuo rischiano di essere le principali vittime delle conseguenze economiche legate alla pandemia di COVID-19. In particolare, il danno dello stop imposto prima ad alcuni settori economici e poi allargato ha toccato Under 35 e lavoratori poco istruiti, come rilevato da MonitoFase 3 Prometeia-Legacoop. Con il lockdown, infatti, il 73% dei lavoratori tra i 15 e i 34 anni si sono fermati, mentre la percentuale per gli over 54 si è fermata sotto il 50%. Una condizione economica più fragile perché legata al pagamento di affitti o mutui ha aggravato ancora di più le situazioni: solo il 43% delle famiglie che hanno potuto continuare a contare sullo stipendio si trova in questa situazione.
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Danni enormi hanno riguardato anche chi poteva contare su risparmi limitati, nonché attività finanziarie e liquidità più limitate. Anche il titolo di studio ha costituito un’aggravante: colpiti soprattutto i lavoratori con licenza media (70% del totale relativo a quel livello di istruzione) seguito da quelli con diploma di scuola secondaria (62%), licenza elementare (55%) e laurea (38%).
I settori più colpiti dalla chiusura sono oggi quelli a maggiore rischio di ripresa: si pensi a manifattura, commercio, costruzioni, alloggio e ristorazioni, intrattenimento e cultura.