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La rete prevede l’individuazione e il coinvolgimento delle persone destinatarie del servizio da parte del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale. La ASL Roma 2 provvede alla programmazione ed effettuazione dei tamponi all’inizio e alla fine della quarantena e, in caso di comparsa di sintomi, alla pronta esecuzione di test molecolari. La struttura “Barzilai” ha 21 posti, per 16 uomini e 5 donne, distribuiti in altrettante stanze singole con annesso bagno; dalla sua apertura, ad agosto 2020, ha accolto 135 persone permettendo di individuare, tra queste, 6 persone risultate positive al Covid-19 pur in assenza di contatti diretti noti con persone positive o di sintomi. La struttura “Bakhita” ha a disposizione 6 appartamenti ed è destinata alla quarantena di nuclei familiari.
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Nel caso in cui la persona presenti sintomi riconducibili al Covid-19 o abbia avuto contatti con casi sospetti, la ASL effettua un test molecolare. In caso di esito positivo la ASL provvede al trasferimento in una struttura alberghiera Covid dedicata all’isolamento dei casi. Al termine dei 10 giorni di quarantena. Se l’esito del test finale è negativo, la persona viene trasferita nella struttura di accoglienza e integrazione SAI assegnata. “Continua l’impegno per la prevenzione e la tutela della salute: le due strutture ‘ponte’ garantiscono la possibilità alle persone migranti richiedenti e titolari di protezione internazionale di avere la garanzia di un monitoraggio sanitario specifico. Ciò rende l’accoglienza sicura per loro stessi e per gli altri ospiti delle strutture”, afferma la sindaca Virginia Raggi.
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