Il Tribunale di Milano ordina la riassunzione di Hamala Diop, il lavoratore licenziato per aver denunciato la situazione all’interno dell’Istituto Palazzolo, ove morirono oltre 140 persone
La vicenda dei 18 lavoratori nell’Istituto Palazzolo gestito dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi ed inquadrati nella Cooperativa Ampast, che si scoprirono positivi al Covid nel Marzo 2020 e denunciarono la gravità della situazione epidemiologica all’interno di quella RSA alla Procura della Repubblica di Milano ebbe un ampio risalto sulla stampa e sui media anche internazionali.
Infatti, mentre i 18 lavoratori, su richiesta della Fondazione Don Carlo Gnocchi vennero licenziati o trasferiti, mentre in seno all’Istituto Palazzolo oltre 140 anziani morivano dopo aver contratto il covid.
La vicenda dei lavoratori ebbe risalto anche perché si trattava di uno dei primi casi in cui i Giudici vennero chiamati dai loro difensori, gli avv.ti Romolo Reboa, Gabriele Germano, Massimo Reboa e Roberta Verginelli del foro di Roma, a pronunciarsi sull’applicabilità della normativa italiana ed europea in materia di whistleblowing, che conferisce il diritto di denunciare le violazioni di legge sul posto di lavoro.
Il sig. Hamala Diop è uno dei lavoratori licenziati e ricorderà il 10 Marzo 2021 come il giorno che ha avuto giustizia da parte del Tribunale di Milano.
Infatti alle ore 17:00 del 10 Marzo 2021 il Giudice della sez. Lavoro, dr.sa Camilla Stefanizzi, ha letto il dispositivo della sentenza, dichiarando nullo il licenziamento e disponendo quindi la reintegra di Hamala Diop nel posto di lavoro, con condanna della cooperativa anche al pagamento di tutti gli arretrati e delle spese di lite.