Il decreto, spiega il sottosegretario all’Economia Federico Freni, sarà pronto a breve, e il taglio sul cuneo fiscale dovrebbe scattare già con le buste paga di maggio. Un taglio di 4 punti percentuali, precisa il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, destinato a quei lavoratori con reddito medio-basso, cioè sotto la soglia dei 25mila euro annui. Per chi invece supera tale soglia, i punti percentuali saranno 3. Ma per questi lavoratori non è ancora stata indicata la fascia di reddito.
La durata
Il provvedimento dunque potrebbe già essere attivo da maggio. Sarà valido fino al mese di dicembre 2023 e dopo tale data, la conferma della misura sarà subordinata allo stanziamento di altre risorse. Il governo si prefigge l’obiettivo di raggiungere un taglio pari a 5 punti nel corso di questa legislatura. Per ora la disponibilità è di 3,4 miliardi di euro, una cifra che non consentirebbe sviluppi agevoli in tal senso.
L’ipotesi dell’effetto del taglio
Non si conoscono ancora i dettagli del provvedimento e bisognerà attendere la bozza del decreto per valutarne i contenuti. L’ipotesi sulla base dei primi calcoli farebbe tuttavia pensare ad un incremento di circa 25-30 euro sulle buste paga.
Non sarà quindi una cifra rilevante ma resta pur sempre un piccolo aiuto. Alcuni hanno osservato che tale aumento presunto, non arriva a coprire nemmeno lontanamente gli aumenti del costo della spesa di tutti i giorni e i rincari di bollette e benzina.
Certamente si tratta di una goccia nel mare, ma va detto che i 3,4 miliardi vanno ad aggiungersi ai 4,6 miliardi ribaditi dal governo, per il taglio di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro/anno. Il provvedimento rilasciato dal governo Draghi.
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