Il governo spagnolo approva il disegno di legge sullo stupro che considera tale ogni atto sessuale dove i partecipanti non abbiano espresso chiaramente il proprio consenso. Un atto consumato senza consenso sarà considerato aggressione sessuale. La legge nota come la “ley del solo si es si” (legge del solo si vuol dire si), ottiene la maggioranza con 205 voti a favore, 141 contrari e 3 astensioni.
Perché c’era bisogno di questa legge
L’opinione pubblica spagnola, sei anni fa, era il 2016, venne a dir poco scossa da un caso di cronaca. Cinque persone furono accusate di stupro. Dettero un passaggio ad una ragazza e poi abusarono di lei dentro ad un portone di un palazzo. L’atto di violenza inoltre venne “documentato” dagli smartphone degli stessi accusati. I video rimbalzati in rete e condivisi con altri amici, mostravano la violenza e anche tutte le fasi preliminari, compreso il viaggio in auto.
La difesa
Gli indagati si difesero dicendo che la ragazza (all’epoca 18enne) era consenziente e che nel viaggio in macchina si era anche baciata con uno degli aggressori. Ad avallare l’ipotesi di consensualità, i cinque, mostrarono i filmati relativi. In altri filmati poi, si vede la vittima immobile, sdraiata con gli occhi chiusi, mentre viene stuprata. Questo sarebbe stato indice di consenso. Ma l’accusa sostenne l’esatto contrario: la ragazza era paralizzata dalla paura.
Il tribunale di Pamplona non riconobbe violenza e naturalmente la sentenza destò l’indignazione di tutto il Paese.
In seguito però, il Tribunale Supremo spagnolo ribaltò la sentenza e venne sentenziato che si era trattato di stupro di gruppo. Gli imputati vennero così condannati a 15 anni di carcere.
Evitare il ripetersi di questi casi
La nuova legge (ley del solo si es si) arriva proprio per evitare che in futuro accadano ancora dei casi giudiziari come questo. La legge infatti prevede che il silenzio della vittima o il suo atteggiamento passivo, non possono essere valutati come assenso implicito. Il disegno di legge era stato presentato dal governo di centrosinistra a guida Pedro Sanchez. I voti contrari sono arrivati da Vox, il partito di centrodestra e dal Partito Popolare del centrodestra. Qualche sorpresa per l’astensione di Candidatura di Unità Popolare, il partito catalano di estrema sinistra.
Foto: rubricanews.com (elaborazione)