Dal governo 20,5 milioni per riqualificare il Quarticciolo. Vediamo il piano di spesa

Quarticciolo. Grande restyling, ma le case popolari restano fatiscenti

Sarà un quartiere rinnovato, almeno nelle promesse. Il governo ha stanziato 20,5 milioni di euro per scuole, strade, aree verdi e sicurezza, nell’ambito del “Piano straordinario per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale”. Un intervento che sulla carta cambierà il volto del quartiere, ma che nella realtà lascia irrisolti i problemi strutturali della periferia.

Un piano che si inserisce nella più ampia strategia per le periferie, con 180 milioni di euro tra il 2025 e il 2027, di cui 100 milioni già disponibili nel 2024. Roma, e in particolare il Quarticciolo, godranno di una grossa fetta di questi fondi. Ma come verranno spesi?

Come verranno usati i fondi

I 20 milioni e mezzo di euro destinati al Quarticciolo saranno divisi in vari interventi:

  • Spazi pubblici e commercio: 4 milioni per riqualificare i locali Ater abbandonati attorno a Piazza del Quarticciolo, con l’idea di trasformarli in spazi sociali e commerciali. Ma senza un piano di gestione e con il rischio che restino vuoti come molte altre strutture pubbliche ristrutturate in passato.

  • Asili e scuole: 5,15 milioni per un nuovo asilo nido tra via Molfetta e via Locorotondo. 1,65 milioni per la sicurezza della scuola di via Romualdo Pirotta. 600mila euro per la sistemazione di palestre e spazi esterni. Tuttavia, con la riduzione delle iscrizioni e il ridimensionamento scolastico in corso, si rischia di costruire strutture destinate a rimanere sottoutilizzate.

  • Strade e viabilità: 2 milioni per il rifacimento delle strade. Un intervento necessario, ma che non affronta il degrado complessivo del quartiere.

  • Aree verdi: 1,15 milioni per la riqualificazione delle aree verdi e 600mila euro per gli spazi esterni delle scuole. Giardini curati, ma nulla per le emergenze abitative.

  • Sicurezza e servizi sociali: 2 milioni per un punto unico di accesso ai servizi socio-assistenziali e l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza. Più telecamere, ma nessuna strategia per combattere la povertà e il disagio sociale.

Gualtieri ringrazia Meloni, ma il quartiere resta diviso

La decisione ha trovato un’inconsueta sintonia tra il sindaco di centrosinistra Roberto Gualtieri e la premier di centrodestra Giorgia Meloni. Gualtieri ha ringraziato il governo per il dialogo istituzionale, sottolineando come il Piano abbia accolte molte delle proposte del Comune. Ma se le istituzioni si appaiono compatte, il malcontento tra i cittadini non manca.

La protesta degli attivisti: “Case popolari dimenticate”

Non tutti vedono il piano come un’opportunità di rilancio. Gli attivisti del Quarticciolo Ribelle criticano l’assenza di interventi sugli alloggi popolari e sul diritto alla casa. “La mobilitazione degli ultimi mesi ha evitato operazioni speculative, ma il piano non affronta i problemi reali”.

I punti più contestati

  • Alloggi popolari fatiscenti: nessun intervento per la ristrutturazione delle case popolari in stato di degrado.

  • Sfratti e diritto alla casa: il piano ignora completamente la questione degli sgomberi.

  • Spazi abbandonati: molti edifici pubblici restano inutilizzati, senza un progetto di riqualificazione concreto.

Rifanno le aiuole e le persone perdono la casa. Ci sarà una nuova scuola, ma con meno studenti. Si rifà la piazza per la terza volta, ma l’ex questura resta un rudere inutilizzato”.

Operazione di maquillage o vero rilancio?

Il piano per il Quarticciolo appare più come un’operazione di maquillage che una vera strategia di riqualificazione. Si investe in opere visibili e facilmente pubblicizzabili, mentre le questioni sociali e abitative restano fuori dall’agenda. La domanda resta aperta: questi interventi miglioreranno davvero la vita nel quartiere o saranno solo l’ennesimo restyling privo di sostanza, buono solo ai fini propagandistici?

Foto: comune.roma.it

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