L’abbazia di Casamari ha un nuovo padre abate nella persona di dom Loreto Camilli, eletto dopo tanta attesa da parte di religiosi e fedeli.
Prende il posto del compianto don Eugenio Romagnuolo, morto lo scorso quattro aprile dopo una lunga agonia causata dall’infezione del Covid 19, fatto che gettò nello sconforto l’intera comunità cistercense.
Dom Loreto ha 55 anni, è originario di Monte San Giovanni Campano dove è molto conosciuto in quanto parroco della frazione di Porrino. All’interno dell’abbazia ha ricoperto fino ad oggi l’incarico di priore, e pertanto la sua elezione va in una sorta di via di continuità.
E’ stato eletto al secondo scrutinio, in una cerimonia di elezione rimasta praticamente immutata nel tempo, dai caratteristici tratti solenni medievali. Erano circa una cinquantina i padri capitolari che si sono riuniti per eleggere il nuovo abate, che deve necessariamente, per regola, avere meno di 75 anni.
La congregazione di Casamari è composta, oltre che dai monaci dell’abbazia verolana, anche da quelli dell’abbazia di San Domenico di Sora, di Valvisciolo (Latina), Certosa di Pavia, di Piona Colico (Lecco) con annessa abbazia di Chiaravalle (Piacenza), abbazia di Claraval (Brasile), monastero di Asmara (Eritrea), monastero di Mendita (Etiopia), monastero di Cotrino Latiano (Brindisi), monastero di Martano (Lecce).
Nel 1929 la Congregazione di Casamari fu eletta canonicamente come monastica e fu aggregata alle altre dell’ordine dei cistercensi. Attualmente l’abbazia di Casamari è la casa madre di una congregazione che conta nel mondo numerosi monasteri e l’abate di Casamari è abate preside della congregazione del sacro ordine cistercense di Casamari.
In un fragore bellissimo di campane a festa, quelle dell’antica abbazia cistercense, risalente al XIII secolo e uno dei pochissimi esempi di gotico cistercense italiano (insieme alla gemella Fossanova), dom Loreto ha detto, senza nascondere una forte emozione, che “I padri capitolari nell’espressione della loro maggioranza qualificata hanno pensato di eleggere me come padre e pastore dell’abbazia di Casamari e abate preside della congregazione. Nella coscienza di questo compito così grave e delicato prego il Signore di donarmi la forza per rispondere nella maniera migliore e chiedo che tutti mi accompagnino nel mio cammino.”
Poco dopo il nuovo abate ha informato della sua elezione il vescovo di Frosinone, Ambrogio Spreafico, che si è congratulato con dom Camilli.
Congratulazioni anche da parte di tutto il mondo politico frusinate e di tanti cittadini e fedeli che aspettavano con ansia questa bella notizia. Casamari, infatti, è, oltre ad un polo artistico e culturale di enorme importanza, un centro di fede molto forte e sentito da parte del mondo cattolico locale, nazionale ed internazionale.
Anche la nostra redazione porge al nuovo abate un augurio di ogni bene nella sua opera a servizio dei fedeli.