Domani in Lis, Giulia e Roberta cantanti per un giorno: nessuno deve essere lasciato solo, la musica deve arrivare anche alla comunità Sorda
«Come l’aquila che vola libera tra il cielo e i sassi, siamo sempre diversi e siamo sempre gli stessi, hai fatto il massimo e il massimo non è bastato» parole che, dopo 11 anni dal drastico terremoto che devastò l’Abruzzo, sembrano sempre più attuali. Il testo della canzone è stato reinterpretato in LIS (lingua dei segni italiana) dalle siciliane Giulia Calleri e Roberta Blancato ha colpito tutti. Sono due ragazze di Caltagirone che, dopo aver studiato LIS alla triennale presso la SDS di Mediazione linguistica e interculturale di Ragusa – università degli studi di Catania, hanno continuato i loro studi presso l’università Ca’ Foscari. Da Ragusa a Venezia, il loro gesto abbraccia tutta l’Italia.
Ecco l’anteprima del video:
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Domani in LIS: da dove nasce l’idea
Giulia racconta così la scintilla del loro progetto: «l’idea nasce dalla mia passione personale nei confronti della poesia in generale che nutro da anni ormai. In particolare, questo progetto di cercare di interpretare una canzone in LIS nasce dall’influenza dello studio sulla poesia segnata che sia io che Roberta abbiamo intrapreso in questi anni di studio della LIS. Inoltre, è Luca Sagone che mi ha spinta ad iniziare traducendo i suoi testi in LIS e quando Roberta mi hai proposto quest’idea non ho potuto fare altro che pensare a lui per il montaggio dei video, anche perché è una delle sue grandi doti».E continua raccontandoci il perché su tutta la discografia hanno scelto proprio questa a canzone: «la scelta di questa canzone è data dal fatto che, oltre al gusto personale, è una canzone che si abbinava particolarmente a questo periodo in cui tutti siamo pieni di speranza.»
Oltre l’armonia dei gesti, nati dalla traduzione accurata delle due ragazze, è d’obbligo notare lo spilt screen. Esso sottolinea l’importanza di stare a casa per permettere il regredire dell’epidemia, ma nonostante le distanze è possibile restare uniti e vicini a tutti.
Roberta sottolinea il fatto che : «oggi più che mai, a causa dell’emergenza virus, la gente si sta rendendo conto dell’esistenza della LIS. Il nostro è più che altro un modo per far comprendere agli italiani l’importanza e la bellezza di questa lingua e di quanto questa riesca a coinvolgere anche le persone che non la conoscono».
L’importanza della LIS
Artisti di tutto il mondo organizzano concerti in streaming, cercando di raggiungere con la loro musica più persone possibili, portando una boccata d’aria in questo momento in cui ci sentiamo soffocati. «Sin da piccola ho sempre amato la danza e la recitazione e utilizzare le mie mani come mezzo per poter interpretare e trasmettere la musica anche a chi non può sentirla mi sembrava una buona causa per spendere del tempo durante la mia quarantena, così ho proposto a Giulia di unire le nostre idee e provare ad interpretare il testo di questa canzone piena di significati positivi e di speranza». Roberta, con queste parole, raccoglie l’importanza di pensare a tutti in questo momento in cui nessuno deve essere abbandonato.
Il loro progetto evidenzia che «la lingua dei segni è quanto di più importante ci sia per la comunità Sorda: è la lingua che appartiene alla comunità segnante e sarebbe ora che l’Italia la riconoscesse a livello nazionale in maniera ufficiale, come in tantissimi paesi e nazioni del mondo è già accaduto». La loro è una battaglia da tempo iniziata e combattuta su tanti fronti: da Ale e Nico, studenti dell’università Ca’ Foscari, a Italia’s got talent, e da Le Vibrazioni che hanno portato sul palco di Sanremo la loro canzone accompagnati da un interprete Lis.
Giulia, Luca e Roberta sono tre calatini che dal sud al nord abbracciano tutti con un video che in otto giorni ha ottenuto quasi 13mila visualizzazioni, e altrettante persone sono state raggiunte da un forte messaggio di unione!
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