Come riportato sul sito della Regione Lazio: aperta la Casa rifugio di Bagnoregio, un progetto voluto dalla Regione Lazio, che permetterà di offrire assistenza e servizi alle donne che hanno subito violenza. “Sappiamo bene che la nostra priorità in merito ai servizi antiviolenza è quella di incrementare le Case rifugio dedicate alle donne che subiscono violenza, anche accompagnate da figlie e figli minori. E in alcuni territori il lavoro è più urgente che in altri. Questo perché meno ricchi della nervatura necessaria per il contrasto alla violenza di genere, composta principalmente da Centri antiviolenza e Case rifugio. Per queste ragioni l’avvio delle attività della Casa rifugio di Bagnoregio è particolarmente importante. Ampliamo ulteriormente il numero delle Case rifugio della Regione Lazio che arrivano oggi a 15, più che raddoppiate rispetto al 2013″.
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“Interveniamo per di più in un territorio, quello del viterbese, che fino a poco tempo fa era in parte carente. Questo territorio, grazie al molto lavoro fatto, si rafforza e continuerà a farlo anche nelle prossime settimane.” Queste le dichiarazioni dell’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazo, Enrica Onorati. Giovedì 7 luglio, la presentazione ufficiale presso la Casa del Vento, nel cuore di Bagnoregio. La Casa rifugio è una struttura dedicata, a indirizzo segreto, che fornisce un alloggio protetto alle donne che hanno subito violenza. La protezione sarà anche per le loro figlie e figli minori, a titolo gratuito e indipendentemente dal luogo di residenza. L’obiettivo è quello di offrire loro un luogo sicuro dove poter immaginare e ricostruire una nuova vita. La Casa rifugio garantisce la presa in carico delle donne che ne abbiano bisogno per sottrarsi al circuito della violenza, grazie al supporto di operatrici specializzate.
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Sono garantiti i servizi di ascolto, accoglienza, assistenza psicologica e legale, orientamento al lavoro e sostegno all’autonomia abitativa. L’intera rete dei servizi antiviolenza della Regione Lazio è inserita nella mappatura del 1522, numero di pubblica utilità antiviolenza e stalking della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità. La Casa rifugio accoglierà le donne in difficoltà, anche grazie alle segnalazioni dei servizi antiviolenza come, per esempio, i Centri antiviolenza. Anche grazie alle segnalazioni dei Pronto Soccorso, del 1522, dei servizi sociali e delle forze dell’ordine. La gestione della Casa rifugio garantirà, gratuitamente, alle donne e ai loro figli e figlie minori, protezione e ospitalità. Tutto questo durerà per i tempi previsti dal percorso personalizzato, assicurando anche servizi educativi e sostegno scolastico.