Dopo i Castelli Romani anche a Roma limite al consumo di acqua

Il limite era già scattato per le località nell’area dei castelli Romani e ora Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri ha firmato un’ordinanza dove si impone a limitare il consumo di acqua potabile. Il provvedimento, che interessa quindi la città di Roma, si è reso necessario in seguito all’aumento delle temperature e il conseguente incremento del consumo idrico.

L’ordinanza

Gualtieri indica il perimetro dove considerare legittimo il consumo d’acqua. La ragione di questa decisione è l’obiettivo di evitare “possibili disagi ai cittadini nel corso del periodo estivo, a causa della scarsa disponibilità di risorse idriche”. Il sindaco ha preso la decisione di attivare prescrizioni (e raccomandazioni) ai cittadini romani per “fronteggiare la possibile criticità dell’approvvigionamento idropotabile”.

Come comportarsi

In sintesi: fino al 30 settembre il prelievo dell’acqua è consentito per uso esclusivo dei normali utilizzi domestici e sanitari. Per tutte le attività quindi, “regolarmente autorizzate che prevedono l’utilizzo di acqua potabile”. Sono comprese tra queste attività, quelle dedicate alla garanzia del servizio pubblico d’igiene e decoro urbano, la manutenzione del verde pubblico e degli orti urbani.

I Privati

Attenzione agli utilizzi da parte dei privati, ai quali è raccomandato di osservare il limite minimo necessario di acqua potabile per attività “ludico ricreative e sportive”. Stesso limite andrà osservato anche per gli usi destinati all’irrigazione di orti e giardini.

La vigilanza che le disposizioni vengano rispettate sarà a cura della polizia locale, ma sono anche previsti controlli a campione eseguiti da altre forze dell’ordine. In caso di violazione accertata scatteranno sanzioni che partiranno da un minimo di 25 euro ma che potranno arrivare, nei casi più gravi, fino a 500 euro.

Foto: synvaex.com

Recent Posts