Il Tar ha accolto il ricorso sulle elezioni di Latina. I giudici hanno annullato «le operazioni elettorali nelle sezioni oggetto di contestazione», ovvero le sezioni 24 , 40, 44, 60, 64, 68, 69, 73, 75, 76, 81, 83, 85, 86, 94, 95, 98, 103, 106, 107, 109, 110, e disponendo «la rinnovazione delle operazioni elettorali limitatamente a tali sezioni», Tutto da rifare dunque a Latina che nelle scorse elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 i cittadini avevano riconfermato al ballottaggio il sindaco uscente Damiano Coletta. Dunque il Tar di Latina assume in decisione il ricorso elettorale contro la vittoria di Coletta, gli effetti determinano che ora il sindaco e i consiglieri comunali decadono e il Comune sarà retto da un commissario fino alla rinnovazione della tornata elettorale del primo turno nelle 22 sezioni del capoluogo. Il Tar è durissimo nella sentenza. Ecco cosa dicono i giudici: «Il risultato elettorale è viziato dalle gravi violazioni di legge riscontrate nelle operazioni di voto e di scrutinio in molti Uffici elettorali di sezione (hic inde anche Sezioni), come risulta dai rispettivi verbali, con specifico riferimento al numero di schede autenticate e bollate e dalla discrepanza tra numero di schede vidimate, numero di voti espressi e numero di schede vidimate non utilizzate, indicatori del verificarsi del fenomeno comunemente descritto come “schede ballerine”. In alcune sezioni, infatti, “non sussiste la necessaria corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate”, in altre non sussiste la corrispondenza tra elettori votanti e numero di voti espressi, in altre il numero di schede autenticate è superiore al numero di elettori, in altre a causa delle omissioni dei verbali non è possibile effettuare un esatto conteggio, in altre è stato autenticato un numero maggiore di schede rispetto al numero di elettori, ed ancora, in altre sono presenti nei verbali evidenti correzioni ed abrasioni. In particolare, nelle Sezioni n. 13, 20, 41, 51, 56, 60, 76, 84, 109, 113, sono presenti omissioni tali da impedire a chiunque di verificare l’esatta corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate». Nel suo contenuto la sentenza indica le numerose sezioni coinvolte che chiaramente rendono viziato e per nulla veritiere e concrete le ultime elezioni amministrative di Latina. Dure le considerazioni del coordinatore regionale della Lega l’on. Claudio Durigon e del coordinatore provinciale il senatore Gianfranco Rufa. “Latina è la Città dei diritti ed oggi il TAR tutela e da giustizia ad uno dei diritti fondamentali del cittadino ossia il diritto al voto –commenta l’on. Durigon- queste purtroppo sono situazioni che allontanano i cittadini dalla politica ed inevitabilmente perdono la loro fiducia. La Lega vuole che si faccia chiarezza sulla vicenda confidiamo nella giustizia, ed al tempo stesso dobbiamo ricostruire per le prossime amministrative il rapporto con la cittadinanza dimostrando loro che esiste una politica vera e concreta che lavora per questo territorio, che si raffigura in Vincenzo Zaccheo”. “La conclusione a cui è giunto il TAR è chiarissima –commenta il senatore Rufa- come chiara era la volontà di latina che si manifestava durante la campagna elettorale nelle piazze e tra la gente, che indicava Vincenzo Zaccheo come Sindaco. Fino ad oggi Latina ha avuto un Sindaco e degli amministratori che non sono stati scelti dalla maggioranza dei cittadini e Latina non merita ciò. Da parte sua la Lega è a lavoro nel ricostruire un’ossatura forte e degna di una città capoluogo come Latina, che avrà la possibilità ora di scegliere il suo vero Sindaco che è Vincenzo Zaccheo (nella foto con Rufa)”.