Hanno rinunciato all’incarico gli avvocati e il consulente tecnico che assistevano i genitori della piccola Kata, scomparsa a Firenze. Sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia, e nella decisione c’entra anche una sensitiva.
L’annuncio
Quasi sei mesi fa è scomparsa dall’ex hotel Astor a Firenze la piccola Kata e da quel momento non ci sono state più sue tracce. Gli avvocati e il consulente che hanno assistito i genitori della bambina hanno reso noto nel pomeriggio di martedì 5 dicembre di aver rinunciato all’incarico. I legali Sharon Matteoni e Filippo Zanasi e il consulente tecnico, l’ex generale del Ris, Luciano Garofalo, rinunciano congiuntamente all’assistenza tecnico-scientifica fornita ai genitori di Kata. “Sono venute meno le condizioni di un minimo rapporto fiduciario coi nostri assistiti”.
La nota
I legali e il consulente in una nota parlano della diffidenza manifestata verso gli inquirenti da Miguel Angel Ramon Chicllo Romero e Alvarez Vasquez Carmina Catherine, genitori della piccola Kata”. Nei mesi scorsi la coppia aveva in più occasioni accusato gli inquirenti della procura fiorentina, affermando di sentirsi sotto accusa.
La sensitiva
Gli avvocati precisano anche che i genitori della piccola Kataleya Alvarez si affidano ai suggerimenti di una “sedicente sensitiva peruviana”, che indicherebbe piste e ricostruzioni che la coppia “segnalerebbe puntualmente agli inquirenti”. Da qui, la decisione della rinuncia dell’incarico.
Una precedente rinuncia
Lo scorso giugno anche l’avvocato Daica Rometta, che seguiva Catherine Alvarez, interruppe l’incarico. Aveva spiegato che la rinuncia era a causa di reiterate interferenze esterne.
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