Economia e Finanza, come investire la propria liquidità di conto corrente

Rubrica di Economia e Finanza a cura di Mario Rugini

Economia & Finanza

Come investire la propria liquidità di conto corrente

Nel precedente articolo abbiamo evidenziato come in un contesto di incertezza economica e di fronte a nuovi timori di focolai di Covid la risposta complessiva degli italiani è molto conservativa.

Si tende infatti a limitare al minimo il consumo e a tenere il più possibile la liquidità sul conto corrente per far fronte a imprevisti e spese di emergenza.

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Questa risposta è assolutamente comprensibile ed è totalmente giustificata nel brevissimo termine; tuttavia, dopo una prima fase di assestamento, è opportuno pianificare le proprie risorse in modo da evitare che l’accumulo eccessivo di liquidità infruttifera non supporti la realizzazione di progetti futuri.

Ovviamente non tutti possono investire, ma molti lo possono comunque farlo con gradualità e con l’ottica di supportare i propri progetti fondamentali.

Se si analizzano le statistiche di Banca Italia gran parte della liquidità nei conti correnti è detenuta dagli over 50 che sono la tipologia di investitore che di norma soffre maggiormente l’incertezza e cerca scelte prudenziali e con orizzonti temporali non molto lunghi.

Una famiglia con due redditi abbastanza stabili e con una giacenza di conto corrente superiore ai 15.000 euro può concretamente realizzare dei progetti di investimento sicuri e non troppo lunghi nel tempo.

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Facciamo un esempio pratico due lavoratori dipendenti con reddito netto di 20 mila euro annui di 55 anni con un figlio di 25 anni parzialmente autonomo e con un conto corrente di 20 mila euro.

Le principali uscite finanziare sono un mutuo per 10 anni da 500 euro e il supporto per l’avviamento del figlio che costa altre 500 euro. Immaginiamo anche che utilizzano il conto corrente come unico strumento di risparmio e che questo conto corrente cresca ogni anno di circa 4 mila euro.

I due risparmiatori hanno già fatto le coperture assicurative sul mutuo e il loro contratto collettivo consente coperture sanitarie sulle grandi cure.

Il loro profilo è quindi puramente di investimento e per potenziare i loro capitali dovrebbero solamente diversificare la loro gestione rispetto al conto corrente.

Fondi pensione

La soluzione potrebbe essere quella di impiegare la metà del loro risparmio cioè 2 mila euro annue su un Fondo Pensione e, tra 10 anni, nella peggiore delle ipotesi investendo in una Linea Garantita si ritroverebbero accantonati i propri 20 mila euro con l’aggiunta di un risparmio fiscale netto del 12%.

In 10 anni l’investimento avrebbe fruttato 2 mila e 400 euro di rendimento fiscale e il valore complessivo dell’investimento a scadenza sarebbe di 22 mila e 400 euro.

Considerando che i progetti più importanti sono il mutuo e l’avviamento del figlio, con questa operazione di fatto si finanziano 5 mesi di mutuo o di sostegno al proprio figlio.

Evidenziamo alcuni punti chiave dei Fondi Pensione che non sempre sono sufficientemente chiariti e che sono disciplinati per legge:

  • La riscossione dei Fondi Pensione non è legata all’effettivo pensionamento, ma alla maturazione dei requisiti pensionistici. In buona sostanza appena si potrebbe andare in pensione (pensione anticipata) è possibile riscattare il Fondo
  • La riscossione del fondo pensione è possibile sotto forma di capitale per valori maturati fino a 70 mila euro circa
  • Il versamento nei fondi pensioni non è obbligatorio ma è libero in quantità e tempistiche
  • In caso di perdita di lavoro le tempistiche di liquidazione sono immediate e non più legate ai 48 mesi di disoccupazione come prevedevano le precedenti normative

In altri termini costituire efficacemente piccoli capitali senza grossi vincoli di tempo non solo è possibile, ma anche conveniente se si adottano le soluzioni giuste.

Ovviamente il caso analizzato è meramente descrittivo, ogni famiglia specialmente in questo momento, dovrebbe rivolgersi al proprio Consulente Finanziario di Fiducia, per affrontare bene il tema della pianificazione finanziaria per cercare la giusta correlazione tra progetti di vita e risorse da impiegare.


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