Economia e Finanza, come investire una piccola somma mensile

Rubrica di economia e finanza a cura di Mario Rugini

Il tema del risparmio mensile anche in un contesto di incertezza economica può rappresentare se impostato correttamente un fattore strategico di supporto ai progetti di vita.

I prodotti di risparmio sono molto simili tra loro e in linea di massima difficilmente hanno caratteristiche di successo sia nel breve che nel medio lungo termine.

La variabile da prendere in considerazione è pertanto legata alla realizzazione e all’accompagnamento dei progetti di vita, la cui individuazione è molto più importante rispetto alle caratteristiche di prodotto.

I giovani, anche qualora dispongano di piccole somme di denaro, tendono a lasciare sul conto corrente ordinario le proprie disponibilità, non prendendo in considerazione come i conti correnti sono ormai infruttiferi, e talvolta fonte di spesa, e non di guadagno

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Risparmiare è un atteggiamento mentale nella stragrande maggioranza dei casi

Prendiamo come esempio una giovane coppia con un figlio piccolo, Luca 35 anni dipendente del settore privato con un reddito di 1400 euro nette, Claudia 30 anni lavoratrice autonoma con un reddito di 1200 euro nette mensili. Casa di proprietà con mutuo di 450 euro mensili appena sottoscritto del valore di 100.000 euro cointestato.

Se non ci sono immediate problematiche lavorative, potrebbe essere arrivato il momento di accantonare una piccola somma mensile.  La somma più plausibile si aggira intorno ai 200 euro mensili, garantendo così un futuro più tranquillo alla famiglia.

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L’esperto consiglia

In linea di massima, se non sono state già fatte coperture assicurative a tutela del mutuo, sarebbe opportuno andare per priorità:

La prima cosa da fare è quella di assicurare il mutuo sulla vita degli intestatari dello stesso, in modo da proteggersi dal rischio di premorienza. In questo caso venendo meno uno degli intestatari, il valore del mutuo si ridurrebbe del 50% e la rata da pagare si dimezzerebbe. Per una copertura di questo tipo si spendono in media sulle 50 euro complessive al mese.

La seconda cosa da fare è quella di dividere in due la cifra residua, 150 euro, investendone 60 a breve termine e 90  a lungo termine (il bilanciamento è esemplificativo).

Per breve termine si intendono accantonamenti o piccoli investimenti disponibili già dopo 24/48 mesi. Su tale scelta preferire se possibile le Gestioni Separate Assicurative in quanto investimenti su un livello di rischio basso.

Sul lungo termine si parla di accantonamenti pensionistici ossia con un orizzonte strategico legato alla pensione, questo consente di pagare costi di prodotto più bassi e di beneficiare del risparmio fiscale (deduzione dal reddito) che consente di coprire quasi integralmente la spesa assicurativa.

Relativamente al profilo di investimento privilegiare quei fondi che consentono una ampia possibilità di diversificazione.

Puntando sulla completezza della scelta si inizia a lavorare su tre progetti di vita specifici ovvero:

    • Protezione assicurativa del mutuo
    • Costruzione di un capitale per le esigenze familiari di breve termine
    • Lavoro per l’integrazione pensionistica

Pertanto, il ruolo del consulente finanziario non è scegliere il prodotto migliore per il cliente, ma supportarlo sulla scelta della soluzione più completa possibile in relazione ai principali progetti di vita da realizzare.

 


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