Si avvicina la data di presentazione delle liste e per chi aveva l’obbligo delle firme come andrà a finire?
Il 22 agosto sapremo chi avrà raccolto le firme necessarie per presentare le liste dei propri candidati, un impegno immane che con questa legge elettorale, fatta di regole per ridurre la partecipazione democratica alle competizioni elettorali è stata un’impresa ardua soprattutto per quei partiti e movimenti “anti sistema” che hanno dovuto raccoglierle.
“Una legge elettorale il Rosatellum che contiene in se linee di incostituzionalità come il Porcellum” dice Antonino Magistro, della neonata “Confederazione Popolo d’Italia liberi e forti”, raggruppamento che annovera oltre 30 sigle fra piccole associazioni politiche e sociali.
“I partiti tradizionali – continua Magistro– che sono in Parlamento, non hanno voluto cambiarla ne renderla più Costituzionale possibile, questo a mio avviso, per rendere più difficile la rappresentanza popolare negando di fatto una democrazia diretta. invece che succede? Le segreterie dei partiti calano dall’alto i loro candidati che non vengono quindi scelti dal popolo ma dai segretari degli stessi partiti.”
Quindi tutto questo cosa ha comportato?
“Ha comportato che le varie formazioni anti sistema e le sigle del dissenso hanno dovuto affrontare grandi difficoltà e non tutte avranno la possibilità di raggiungere la raccolta delle firme e dei documenti elettorali dei firmatari…”
E allora chi viene colpito da questo modus operandi?
“Tutti coloro che hanno interesse a che non possono partecipare, i movimenti spontanei che sono contro questi governi che dal 2012 con Monti, prima ancora Letta, dopo Renzi che con un colpo di coda mette da parte il suo “compagno” di partito, e poi Conte 1, Conte 2 e capolavoro dei capolavori, il grande banchiere liquidatore del paese Draghi.”
Questo comporta che viene meno il primo articolo della costituzione Italiana, che cita:
– L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. –
è così?
“Purtroppo si! Il popolo italiano non è più sovrano da tempo, ormai non conta più niente e non incide e andare a votare è diventato per molti un esercizio inutile, mentre l’unica arma rimasta agli italiani è proprio la matita nella cabina elettorale, come scriveva il grande Paolo Borsellino“.
Che campagna elettorale sarà?
“A mio avviso, questa campagna elettorale estiva, prima fra le tante elezioni di questo Paese instabile, sarà un vero massacro fra i contendenti, anche perché, per i motivi di cui sopra, non è stato possibile, come auspicato da varie parti, unirsi in un unico soggetto confederativo per combattere questa, concedetemi il termine, “dittatura” socio economica sanitaria e politica che ha messo in ginocchio il nostro amato paese.
A questo si aggiungono appelli di non andare a votare per non convalidare il sistema. Personalmente invito i cittadini ad andare a votare e scegliere chi rappresenta di più le proprie idee e i propri interessi.
Democrazia significa libertà di scelta e arbitrio personale non astensionismo che porta solo vantaggi allo schieramento che con scarsa rappresentanza va a governare magari con un 20 per cento di consensi utili.
Non è importante per chi si andrà a votare ma è importante sostenere il grande dissenso che ormai monta nel paese.”
Il Popolo d’Italia parteciperà a questa tornata elettorale?
“Noi abbiamo scelto di partecipare con un forte numero di candidati che probabilmente porteranno le nostre proposte di Legge e le nostre battaglie e le riforme necessarie, nei due rami del parlamento ci auguriamo per dare voce a chi non ha voce nel paese anche se abbiamo incontrato forti ostacoli per egoismo e protagonismo becero di alcune sigle del dissenso.
Faremo del nostro meglio per dare un minimo di rappresentanza popolare moderata e liberale qualora saranno votati i nostri candidati che per par condicio non svelerò ancora lo faremo dopo il deposito delle liste in campagna elettorale come si dovrebbe fare.
Importante e dare un forte segnale di discontinuità a quei partiti complici degli ultimi governi nel decennio trascorso.
Il 27 settembre abbiamo animo di convocare un grande tavolo istituzionale a Roma, un tavolo fra le tante sigle e le coalizioni che partecipano o non hanno potuto partecipare a queste elezioni, indipendentemente da come siano andate le stesse, bene o male non ha importanza. Il tavolo è fortemente richiesto da molti, e servirà per creare la casa dei veri moderati che sono con il popolo e per il popolo, questo andrà fatto se vogliamo riprenderci il nostro futuro e la nostra libertà per noi e per i nostri figli.”
E conclude: “Solo uniti si vince.”