La notizia di un esperimento condotto da privati è stata pubblicata su Roadpol, la rete di Forze di polizia stradale europee. Si tratta di dispositivi obsoleti e in ogni caso, disattivati, che erano piazzati in bella vista sulle strade di Kaunas, una località lituana.
Sono stati notati dalla polizia mentre pattugliava le aree residenziali della città. La seconda più grande del Paese.
L’organizzazione strategica
In una postazione Fake, c’erano istallate due telecamere rivolte in direzione opposta al traffico. Altre erano in diverse in diverse posizioni, ma sempre visibili dagli automobilisti.
Le autorità hanno avviato un’indagine per capire chi ci fosse dietro a questo che evidentemente è apparso come una goliardata. La polizia ha inoltre esortato (scherzosamente) i cittadini a fare attenzione a non superare i limiti di velocità.
Tutto svelato
Le indagini hanno poi finalmente fatto emergere la verità. Dietro alle telecamere, finti autovelox, in realtà c’era un gruppo di 4 privati cittadini che hanno voluto avviare un test. Un esperimento sociale per osservare il comportamento degli automobilisti.
Per vedere l’effetto che fa
Le persone che hanno inscenato i verosimili controlli non prestano servizio in nessuna delle Forze dell’ordine della Lituania. Come ha confermato da Renatas Siaurusaitis della Divisione di supervisione del traffico presso la polizia lituana. I quattro, hanno posizionato i dispositivi dismessi e poi hanno filmato gli effetti sulla velocità dei veicoli che li hanno incrociati.
Nessun reato commesso
Gli autori dell’esperimento non hanno subito alcun richiamo o sanzione. Infatti non hanno commesso violazioni né al Codice della Strada, né all’ordine pubblico. Inoltre nel test, non si è ravvisato alcun ostacolo alla circolazione. Le telecamere oltretutto, hanno avuto un notevole impatto positivo sul contenimento della velocità. Malgrado non fossero nemmeno accese.
Foto: Polizia Lituania