Un altro femminicidio commesso tra le mura domestiche si è consumato oggi pomeriggio. Vano l’intervento dei sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare la morte della donna.
Basta
Il grido di disperazione e rabbia che sale da ogni parte è: Basta, non se ne può più. Siamo una società che sta derivando verso la violenza di genere in maniera sempre più forte. Non possiamo, né dobbiamo più tollerare che ad un essere umano venga tolta la vita con violenza, brutalmente, solo perché appartiene al sesso femminile. Gli interventi sul piano legislativo, ma anche educativo, politico e sociale, sono imprescindibili e urgenti. Il messaggio deve iniziare fin dall’infanzia , in famiglia, nelle scuole, nelle chiese e in ogni punto di aggregazione. Rieducare la popolazione è forse l’unica soluzione ad un fenomeno tanto odioso quanto assurdo.
Il dramma di oggi
Il femminicidio di oggi, 20 settembre è il 76° dall’inizio dell’anno e si è consumato in via Flavio Gioia a Lago di Battipaglia, in provincia di Salerno, dove in seguito ad una lite familiare in casa, un uomo, un italiano di 38 anni, ha ucciso la moglie 38enne anche lei.
La vittima sarebbe stata colpita da una coltellata alla gola. Quando sono arrivati sul luogo del delitto i sanitari del 118 non c’era più nulla da fare, la signora era già deceduta.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Battipaglia che hanno arrestato l’uomo che è originario della zona.
Saranno gli inquirenti che nelle prossime ore faranno luce sulle ragioni che hanno portato l’omicida a commettere l’insano gesto. Anche se, qualunque sia la ragione, lo stato di alterazione o lo stato psichico dell’uomo, poco importa e non può giustificare in alcun modo l’epilogo drammatico.
Foto tratta ed elaborata da: editorialedomani.it