I Finanzieri della Tenenza di Fiuggi hanno individuato una società, operante nel settore del commercio all’ingrosso di parti e accessori di autoveicoli, che pur realizzando un giro di affari milionario, ometteva di dichiarare al Fisco i redditi prodotti e di versare le imposte. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle fiuggine hanno preso spunto da un’attività informativa sul territorio e dai successivi riscontri, attraverso le banche dati fiscali in uso al Corpo, finalizzati alla pianificazione della platea di soggetti economici da includere nella programmazione dell’attività di polizia economico-finanziaria. In tale contesto, emergeva la posizione di una società di capitali che, già operante in una provincia campana, aveva trasferito fittiziamente la sede legale in territorio ciociaro al solo scopo di eludere la normativa fiscale e rendere più difficoltosa la propria individuazione.
Gli approfondimenti eseguiti consentivano di rilevare che oltre alla mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali – situazione per la quale l’individuata società assumeva la natura di evasore totale -, nell’imminenza del fittizio trasferimento della sede nella provincia frusinate le quote sociali erano state interamente cedute a persone nullatenenti, mere teste di legno, ad uno dei quali era stato affidato anche l’incarico di amministratore unico. Al fine di ricostruire i redditi e i volumi d’affari realizzati dalla società, nel corso delle operazioni di verifica i Finanzieri della città termale, in assenza di documentazione contabile obbligatoria (libri, registri I.V.A., fatture), facevano ricorso alle risultanze delle banche dati fiscali, tra le quali Spesometro Integrato, utili alla individuazione dei clienti e dei fornitori della società, sviluppando una serie di controlli nei confronti di soggetti economici che risultavano aver intrattenuti rapporti di affari con l’individuata società evasore totale.
Al termine dell’attività ispettiva, che ha interessato gli anni dal 2013 al 2017, è stata quantificata un’evasione alle imposte sui redditi per oltre 4 milioni di euro e violazioni all’I.V.A. per oltre 7 milioni di euro, mentre i legali rappresentanti della società – l’amministratore di fatto e quello testa di legno – sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli per i reati di omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e di occultamento delle scritture contabili. L’altissima attenzione del Corpo a questi fenomeni evasivi contribuisce a preservare la leale concorrenza tra le imprese del territorio ed a promuovere indirettamente prospettive di crescita sane del mercato del lavoro e della produzione, a tutela delle libertà economiche di tutti i cittadini.