Frosinone, Fototrappole sul territorio contro l’abbandono dei rifiuti

Nell’ultima seduta, la giunta comunale ha preso atto del regolamento di videosorveglianza con il sistema delle fototrappole. Come da prassi, la proposta di deliberazione sarà dunque portata all’attenzione del consiglio comunale, al fine dell’adozione. Il progetto di videosorveglianza in oggetto è volto specificatamente alla tutela ambientale e del patrimonio comunale, per contrastare episodi di vandalismo e per individuare e perseguire quanti dovessero depositare abusivamente rifiuti in ambiti particolarmente sensibili. L’amministrazione Ottaviani intende così contrastare l’increscioso fenomeno dell’abbandono e smaltimento irregolare di rifiuti nel territorio comunale, mediante fototrappole collocate in prossimità dei siti maggiormente a rischio (lungo le strade e loro pertinenze; aree verdi). Il sistema mira alla prevenzione, all’accertamento e alla repressione degli illeciti derivanti dall’utilizzo abusivo delle aree impiegate come discarica di materiale e/o di sostanze pericolose, oltre che al rispetto della normativa concernente lo smaltimento dei rifiuti. Gli apparecchi elettronici porteranno, inoltre, anche alla ricostruzione della dinamica di atti vandalici o di teppismo, per permettere un pronto intervento della Polizia municipale o delle forze dell’ordine a tutela del patrimonio pubblico. L’abbandono e lo smaltimento illecito dei rifiuti arrecano danno sia all’ambiente, sia ai cittadini frusinati, che si sono mostrati più che virtuosi nella raccolta differenziata: a seguito dell’attivazione del servizio introdotto dall’amministrazione Ottaviani su tutto il perimetro comunale, infatti, la percentuale di separazione degli scarti si è attestata su una percentuale che supera il 70%, comportando quindi un maggiore decoro urbano e, inoltre, una riduzione della Tari che, nel 2019, ha registrato la diminuzione più sensibile di tutta la Regione Lazio (dati: Cittadinanzattiva), segnando un costo, per i frusinati, inferiore del 13,7 %. La tariffa media, infatti, è scesa da 369 euro a 319 euro. Il sistema di fototrappole andrà quindi ad aggiungersi al progetto “Città in video”, grazie al quale sono già state installate oltre 500 telecamere su tutto il territorio, raggiungendo, così, la percentuale più alta in Italia per rapporto tra sistemi di sicurezza e numero di abitanti. Grazie al finanziamento ultimamente ottenuto, “Città in video” – coordinato dal Ced comunale, cui è responsabile l’ing. Sandro Ricci – usufruirà di ulteriori 200 dispositivi elettronici, toccando quota 700, in centro e in periferia, per valorizzare al massimo i profili di sicurezza, prevenzione e deterrenza, a beneficio della collettività.

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