Genova, Salute dei cittadini, il progetto pilota sulla prevenzione della maculopatia

Pubblicato sul quotidiano digitale Sanità24 del Sole24Ore l’intervento del vicesindaco e assessore alla Salute dei cittadini Massimo Nicolò (nella foto) sul progetto sperimentale, unico in Italia, del Comune di Genova per la prevenzione della maculopatia attraverso il teleconsulto. Il progetto è stato lanciato lo scorso aprile in occasione della Giornata Nazionale dell’Oftalmologia, nell’ambito della campagna di prevenzione e diagnosi di maculopatia e retinopatia senile patrocinata dal Comune di Genova e promossa dal Comitato Macula. «Sono soddisfatto che il nostro progetto abbia riscosso l’interesse in ambito nazionale e di aver avuto l’opportunità di far conoscere e illustrare a un’ampia platea di settore la sperimentazione avviata dal Comune di Genova attraverso una delle sue farmacie comunali per lo screening gratuito di questa patologia» commenta il vicesindaco Nicolò, responsabile del Centro Retina Medica e Maculopatie presso la Clinica Oculistica dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.  «La degenerazione maculare legata all’età – ha spiegato nel proprio intervento su Sanità24 il vicesindaco Nicolò – è una malattia di grande rilevanza sociosanitaria ed è la prima causa di grave ipovisione centrale nei paesi industrializzati, nei soggetti di età superiore ai 65 anni. In Italia si registrano ogni anno cinquantamila nuovi casi. Lo scorso anno, appena scoppiata la pandemia da Covid 19, si è assistito a un preoccupante calo delle prestazioni per i pazienti maculopatici che, a seconda delle Regioni e delle Aziende Ospedaliere, andava dal 40% all’80%. Questo per due motivi: da un lato il timore dei pazienti di esporsi al contagio da coronavirus, dall’altro perché spesso lo spazio fisico dedicato alla cura di questi pazienti era stato occupato per la gestione del Covid 19. È importante che le aziende ospedaliere si adeguino alla situazione, e si attrezzino rapidamente per poter trattare lo stesso numero di pazienti del periodo precedente all’emergenza sanitaria. Per migliorare la gestione di chi soffre di maculopatia è la creazione di quelle che chiamerei le “Unità Macula” all’interno dei Dipartimenti di Oftalmologia delle Aziende Ospedaliere, dove il paziente, indirizzato dal “territorio”, viene preso in carico, potendo effettuare tutto ciò di cui ha bisogno nell’arco di una sola giornata: dalla visita oculistica, alla diagnosi strumentale, all’erogazione della procedura iniettiva. Il Comune di Genova ha di recente dato vita ad un “progetto pilota” di diagnosi a distanza presso una farmacia comunale. Si tratta di un vero e proprio teleconsulto per gestire da remoto, in un luogo familiare e di facile accesso per il paziente, l’OCT (tomografia ottica computerizzata), un esame rapido, sicuro e non invasivo, capace di dare informazioni preziose sullo stato della retina e della macula. Il medico, attraverso un collegamento audio-video interagisce con il paziente, prende il controllo dello strumento ed esegue da remoto l’esame. Questo progetto, unico in Italia, promosso e patrocinato dal Comune di Genova è stato reso possibile grazie al supporto della Clinica Oculistica Universitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino IRCCS di Genova e dalla collaborazione dei volontari del Comitato Macula, Associazione Pazienti che sostiene attivamente ogni iniziativa che possa dare voce ai pazienti con maculopatia»

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