Dal V Municipio una speranza letteraria
di Angelo Zammuto
Gianluca Moro è nato a Roma nel 1994, si è diplomato come perito chimico nell’ITIS Giovanni XXIII di Tor Sapienza, nel 2013. Appassionato della scrittura da qualche anno pubblica frasi, aforismi e poesie sul suo profilo instagram “gianluca_moro_scrittore”, nominando la pagina come “Pazzo Triste Malinconico”.
Nel suo cassetto attualmente ci sono in programma altre storie da scrivere.
Cosa ti ha spinto a scrivere un libro ed in particolare questo libro?
Ho deciso di scrivere libri nel momento in cui il sentimento ha coinvolto la fantasia, è come se le parole mi abbiano scelto per scrivere, e quando l’ho capito ho assecondato loro. Successivamente ho cercato di capire la figura dello scrittore e del perché avessi così tante frasi o monologhi da scrivere, quindi con un pizzico di presunzione e timore ho voluto provarci, solo dopo mi sono concentrato nell’impresa di scrivere libri. Più avanti, spinto dal sentimento ho ultimato il mio romanzo. Penso finché il sentimento e la fantasia mi sono vicine continuerò a scrivere.
I prossimi libri saranno sempre dei romanzi sullo stesso genere oppure pensi di cambiare?
Ho qualche altro lavoro iniziato, o vero altri tre sentimentali e altri due noire thriller, un fanta-horror e fantasy normale. Ce ne sarà una poi con la raccolta delle mie frasi pubblicate su instagram e qualche mio pensiero.
Questo romanzo potrebbe inserirsi al confine tra il genere di formazione e quello sentimentale, risulta interessante sotto molteplici aspetti. Anzitutto perché i protagonisti sono dei ragazzi che stanno terminando un percorso della loro vita per iniziarne uno nuovo: il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro e dell’università. In secondo luogo perché la vicenda narrata affronta in modo leggero sentimenti molto impegnativi. Per quanto concerne questo aspetto viene in particolare evidenziata la difficoltà di essere felici, di vivere le situazioni con serenità. L’autore sottolinea come questo accada prevalentemente alle persone più sensibili ed empatiche, quelle che spesso “pensano troppo”, incapaci di restare indifferenti di fronte alle sofferenze altrui, soprattutto se ne sono causa, anche se involontaria. Altro elemento importante è la possibilità di trarre un insegnamento dal testo. L’autore infatti, grazie alla scelta di uno stile narrativo immediato, cerca di far comprendere al lettore come – nonostante le difficoltà della vita e la sensazione di essere incompresi – sia fondamentale non arrendersi: c’è sempre la possibilità che qualcuno entri nella nostra realtà e ci cambi… e forse noi, poi, saremo in grado di cambiare la sua vita. Il sentimento dell’amicizia occupa, così, uno spazio fondamentale. Si tratta di un sentimento di quelli che resistono nonostante tutto, di quelli in cui si è liberi di mostrarsi per quello che si è perché non ci si sente giudicati; l’amicizia è quel sentimento che dà la certezza della presenza dell’altro. Dal punto di vista stilistico è possibile affermare che, oltre alla scelta dell’autore di utilizzare un linguaggio semplice e immediato, è apprezzabile la decisione di usare i flashback, stratagemma narrativo che, oltre a catturare l’attenzione del lettore, permette di completare il quadro della storia mano a mano che si procede nella lettura
Sinossi
Luke è un ragazzo romano che sta terminando un percorso della sua vita per iniziarne uno nuovo: il passaggio dalla scuola superiore all’univerità. Nonostante le difficoltà della vita e la sensazione di essere incompreso, cerca di capire quanto sia fondamentale non arrendersi perché c’è sempre la possibilità che qualcuno ci cambi la vita …