Anche Roma Capitale ha aderito oggi, 15 marzo, alla Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare. Tra le diverse iniziative in programma, il convegno “Percorsi di cura per i disturbi dell’alimentazione”, organizzato dall’associazione Fenice con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Sociali; stasera l’illuminazione del Colosseo che si tinge di lilla. Sono più di 3 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari, con il 6% di morti ogni anno per anoressia e il 2% per bulimia. “Un grave fenomeno – sostiene l’assessora alle Politiche sociali e alla salute di Roma Capitale Barbara Funari – che va affrontato attivando una relazione di aiuti per chi è colpito dai disturbi alimentari, ma anche per i familiari che spesso tendono a sottovalutare la malattia, o non sanno come intervenire.
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Da tenere in considerazione anche gli effetti della pandemia. Con un aumento del 30% dell’incidenza di nuovi casi, l’abbassamento dell’età da quella adolescenziale a quella preadolescenziale del fenomeno. Inoltre c’è anche il coinvolgimento anche della popolazione maschile. Oltre che difendere i diritti di chi è colpito da disturbi del comportamento alimentare, le Istituzioni hanno un ruolo decisivo. Lo hanno nel combattere informazioni distorte e pregiudizi. E anche nell’accrescere la consapevolezza collettiva del carattere di epidemia sociale che i DCA stanno assumendo a livello nazionale e mondiale. Fondamentale, oltre che sensibilizzare l’opinione pubblica, è creare una rete di solidarietà per sconfiggere il ‘silenzio’ che spesso accompagna questi disturbi che colpiscono sia la salute fisica sia psicologica di chi ne soffre”.
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“Roma aderisce alla Giornata del Fiocchetto Lilla per sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare”, afferma la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli. “In Italia ci sono 3 milioni di persone che soffrono di DCA, con oltre 3500 decessi all’anno. È un fenomeno spesso sottovalutato che costituisce una vera epidemia sociale. Davanti a questi dati anche le istituzioni non possono restare indifferenti, mettendo in campo azioni di sensibilizzazione e assistenza. Vogliamo dare speranza alle persone e alle famiglie che soffrono. Oggi in Aula Giulio Cesare accendiamo una luce su questa malattia, dando il via a un percorso di sostegno strutturato, insieme alle associazioni già impegnate, come ‘Mi nutro di vita’, con cui abbiamo avuto un confronto”.