Opportunità economica o un’illusione per il turismo?
Il Giubileo del 2025 si preannuncia come un grande affare economico, ma non senza ombre e incertezze. Con l’arrivo previsto di 35 milioni di turisti, Roma potrebbe superare i numeri record del 2024 nel settore turistico. Tuttavia, dietro a queste cifre impressionanti si nasconde l’interrogativo se sarà davvero un’occasione di crescita o rischia di essere un fenomeno sovrastimato.
Secondo uno studio dell’osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di Commercio, i visitatori spenderanno circa 17 miliardi di euro, generando un indotto per la città che potrebbe toccare i quattro miliardi e mezzo di euro. Ma il timore è che, nonostante le previsioni ottimistiche, gli operatori del settore stiano coltivando aspettative disattese.
Un boom turistico che coinvolgerà tutta Italia?
Non solo Roma sarà coinvolta: la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) stima che Napoli accoglierà 18 milioni di turisti grazie al Giubileo. La stessa stima indica inoltre che Venezia potrebbe vedere un incremento del 25% nel flusso di visitatori. Numeri che fanno ben sperare, ma restano dubbi sulla capacità delle città di gestire un afflusso così imponente senza disagi per residenti e infrastrutture.
L’incognita del 2025
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha descritto il 2025 come un anno da record per il turismo. Sottolinea che, dopo i 22 milioni di arrivi e i 51 milioni di presenze del 2024, il nuovo anno porterà un numero ancora maggiore di visitatori, principalmente pellegrini. Tuttavia, questi flussi turistici saranno molto diversi dal turismo tradizionale, avranno una forte impronta religiosa e quindi saranno meno orientati alla spesa nei settori del commercio e dell’ospitalità di lusso.
Secondo il primo cittadino, il Giubileo assicurerà continuità con i numeri dello scorso anno e creerà un effetto positivo anche per il 2026. Ma le incognite restano: Roma sarà davvero pronta a gestire un tale afflusso senza impatti negativi sulla qualità della vita dei cittadini e sulla sostenibilità della città?
Un avvio sotto le aspettative e i timori degli albergatori
Nonostante le previsioni trionfalistiche, l’inizio del 2025 non è stato all’altezza delle aspettative. Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, ha lanciato un primo segnale d’allarme. Gli hotel della Capitale hanno registrato un’occupazione leggermente inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che non può essere ignorato e che mette in discussione l’impatto effettivo del Giubileo sulle strutture ricettive.
Gli albergatori sperano ancora in un miglioramento nei prossimi mesi, con l’arrivo della primavera e l’inizio degli eventi giubilari più attesi. Ma le incertezze restano, e il rischio che l’evento si trasformi in una delusione economica non può essere sottovalutato.
Il vero obiettivo: evitare un “effetto boomerang”
Le attese maggiori arrivano da Paesi a forte tradizione cristiana, come Stati Uniti, Canada, America Latina e Filippine, oltre al resto d’Europa. L’obiettivo dichiarato di Federalberghi è quello di generare un “effetto Giubileo” capace di trainare l’economia turistica anche negli anni successivi. Ma il vero pericolo è che, senza un’organizzazione impeccabile e un piano strutturato per accogliere i visitatori, il Giubileo 2025 possa rivelarsi un’occasione sprecata, con conseguenze negative non solo per il settore turistico ma per l’intera città.
Foto: osservatoreromano.va