Un vecchia filastrocca recita: “Chi va a Roma, perde la poltrona…” e allora da qualche altra parte dovrà andare chi ha persa quella poltrona. Questo è in sintesi quello che è successo nella Capitale nella vicenda degli “sgomberati” dall’ex hotel Cinecittà e dall’ex hotel Jonio. Questi “sgomberati” sono andati ad “ingombrare” un alto ex hotel, il Petra nel quartiere Romanina.
Un gruppo di circa 90 persone, alle 21,30 circa di ieri, martedì 15 ottobre, hanno occupato l’ex hotel Petra, in via Sante Vandi, ormai dismesso da tempo. La situazione viene monitorata dalla Forze dell’ordine che per il momento non hanno intrapreso alcuna azione, limitandosi al controllo degli eventi. Siamo di nuovo a dover prendere atto di una nuova occupazione che fa riemergere il problema dell’emergenza abitativa. Le autorità dovranno ora valutare i passi da fare, soprattutto per garantire la sicurezza della zona.
Torna prepotente la questione dei senzatetto e dei gruppi di disperati alla ricerca di un luogo dove riparare. La situazione però è meno lineare e più complessa di quanto già sia possibile ipotizzare poiché chi occupa, non ha alle spalle solo una condizione di disperazione. Spesso infatti, in questi gruppi ci sono persone dedite alla criminalità e allo spaccio, attività portatrici di degrado e pericolosità per i residenti della zona. Vedremo nei prossimi giorni gli eventuali sviluppi che scaturiranno da quest’ennesima occupazione. Resta l’antico problema di non riuscire a collocare altrove gli sgombrati. Se si scacciano via delle persone e si lasciano al loro destino è piuttosto ovvio attendersi che questi vadano ad occupare abusivamente qualche altro edificio.
Foto dell’ex hotel Petra, tratta da Google Maps