Attaccati vari siti istituzionali italiani dagli hacker filorussi Noname57, aiutati da altri gruppi come Folk’s CyberArmy, 22C e CyberDragon. La motivazione è il supporto agli agricoltori.
I siti sotto attacco
Hanno preso di mira i siti delle istituzioni italiane e le aziende di trasporto pubblico, ma anche il sito dell’Esercito italiano e del Sistema centralizzato di identificazione automatica Siac della Difesa. Colpiti anche l’Azienda della fatturazione elettronica verso lo Stato e quella del pagamento delle tasse on line dell’Agenzia delle entrate. Gli hacker sostengono di aver anche attaccato banche, Agenzie del demanio, Credem, Bper, il trasporto pubblico di Siena, Torino, Trento, Cagliari e Palermo.
La rivendicazione
La situazione è monitorata dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Anche la polizia postale è al lavoro per il ripristino dell’operabilità dei siti interessati. Sul canale Telegram gli hacker Noname, che solitamente postano messaggi filo-russi, prendono le parti degli agricoltori. “Gli agricoltori sono stanchi delle politiche sbagliate delle autorità italiane che sponsorizzano con tutte le loro forze il regime criminale di Zelenskyj”, scrivono. “E non cercano nemmeno di risolvere i problemi interni del Paese, fregandosene dei propri cittadini. Gloria alla Russia!”.
Il tipo di attacco
Sono attacchi di tipo Ddos Distributed denial of service, in italiano vuol dire: interruzione distribuita del servizio. Cioè, vengono inviate enormi quantità di richieste al sito web obiettivo, che collassa perché non riesce a gestirle, e quindi smette di funzionare correttamente. I disagi tuttavia, sono stati giudicati limitati.
Foto: primapress.it