I bus turistici torneranno nel Centro storico di Roma grazie al Tar

Era andato tutto liscio come l’olio e la presenza ingombrante dei bus turistici nel Centro della Capitale era stata combattuta a colpi di tariffe svantaggiose. Ma le compagnie turistiche hanno chiesto un aiutino al Tar e il buon Gualtieri è stato messo a tacere e i suoi provvedimenti invalidati. Eppure la sua azione era funzionale alla protezione della città!

La disfatta della lotta contro i pullman turistici

Su Roma Centro, regina del turismo globale, cala il sipario su una delle più accese battaglie urbane degli ultimi anni. La crociata per liberare il cuore della Città Eterna dall’assedio quotidiano dei pullman turistici ha subito un colpo devastante. Con una sentenza destinata a lasciare il segno, il Tar del Lazio ha demolito le ordinanze del commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri. Un giudizio che ha scosso le fondamenta del Campidoglio, vanificando il tentativo, audace, forse temerario, di allontanare i giganti della strada dai luoghi più sacri e fragili della capitale.

Un espediente che funzionava

La strategia era chiara, quasi chirurgica: alzare le tariffe di sosta nella ZTL dedicata ai bus turistici, spingendo così le corriere lontano dai quartieri storici e verso le periferie. Un piano pensato per restituire respiro a strade e piazze ormai invase. Come ad esempio: via Claudia, a due passi dal Colosseo, o via Leone IV, sotto l’ombra imponente delle Mura Vaticane. Fino a 1.000 pullman al giorno si riversavano in queste arterie, strangolando la mobilità e soffocando l’aria con fumi e clacson.

Lanciate le contromisure

Il contrattacco all’operazione del commissario Gualtieri non si è fatto attendere. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha sentenziato: Gualtieri ha superato i confini del suo mandato. Le sue ordinanze, giudicate illegittime, sono state annullate. La competenza per modificare le tariffe non era sua, bensì del Consiglio comunale di Roma Capitale. Un cavillo legale che invalida tutto e i romani ora possono dire: “grazie ar… Tar”.

Ritorno al passato

In un istante, tutto è crollato. Le vecchie tariffe, molto più generose per le compagnie di trasporto, sono tornate in vigore. Così i mastodonti del turismo su gomma hanno ripreso il loro assedio quotidiano alle vie centrali, parcheggiando impunemente sotto i simboli immortali dell’Urbe.

Ricorso al Consiglio di Stato

Il commissario, amareggiato, non si dà per vinto e annuncia battaglia. Il ricorso al Consiglio di Stato è già sul tavolo, insieme a nuove soluzioni tecniche per riportare in vita un sistema che, in effetti funzionava. Meno 40% di bus nelle aree centrali, +74% nell’utilizzo dei parcheggi di scambio in periferia. Una rivoluzione positiva che era appena iniziata, è già bruscamente interrotta.

I cittadini

Intanto, i cittadini gridano il loro dolore. Quartieri interi tornano ad essere strangolati dal traffico, l’aria torna a farsi irrespirabile, i marciapiedi di nuovo ostaggio di mezzi in sosta selvaggia. Le denunce si moltiplicano: pullman in divieto a via di Porta Ardeatina, risse tra autisti che richiedono l’intervento dei carabinieri. È il caos. Grazie ar… Tar!

La voce dei comitati di quartiere

Antonia Tomassini, voce indignata dei comitati di quartiere e dell’associazione Motus, invoca misure drastiche. “L’estensione della Fascia C della Ztl fino ai confini della zona B, con accesso limitato al solo carico e scarico passeggeri negli hotel. E ancora: più piste ciclabili, un parco lineare lungo le Mura Aureliane, un sistema di mobilità dolce che metta fine a questa moderna invasione”.

Ubi maior minor cessat…

La battaglia per Roma è tutt’altro che finita. Ma oggi, la città piange una sconfitta che brucia. E nei vicoli della storia, echeggia il rombo dei motori che, ancora una volta, hanno avuto la meglio sul silenzio della bellezza.

Foto: radiocolonna.it

Recent Posts