I lavori infiniti al mercato romano di via Cola di Rienzo

Incertezza e frustrazione per i commercianti del mercato di via Cola di Rienzo nel cuore del quartiere Prati. I lavori di riqualificazione, annunciati con grandi promesse, si sono trasformati in un incubo senza fine per gli operatori commerciali, intrappolati in una spirale di ritardi, disagi e perdite economiche devastanti. Il cantiere sembra essere congelato in uno stato di perenne incompiutezza, mentre i commercianti lottano ogni giorno contro la diminuzione dei clienti e l’erosione delle loro entrate.

Il Mercato di Piazza dell’Unità si trova a pochi passi da San Pietro e dalle attrazioni del Centro storico della Capitale. Per questa ragione in vista delle celebrazioni del Giubileo, è stata decisa la sua riqualificazione che prevede anche la realizzazione di uno “spazio pubblico centrale”. Uno spazio che sfrutta la struttura, oltre la funzione commerciale.

“Il danno e la beffa”

Così tuona Stefano Erbaggi, consigliere di Fratelli d’Italia del Comune di Roma, che denuncia con fermezza la situazione insostenibile. La sua interrogazione urgente al sindaco Gualtieri è un grido d’allarme: perché questi ritardi? Quali lavori sono stati realmente effettuati? Ci sono garanzie sui tempi di consegna o siamo condannati a un’attesa indefinita? E cosa si intende fare per risarcire i commercianti, ormai sull’orlo del baratro?

Un mercato in agonia, un’economia a rischio

Le scene quotidiane sono desolanti: bancarelle soffocate dai ponteggi, passaggi ostruiti da cantieri abbandonati, clienti sempre più rari che, scoraggiati dal caos, si dirigono altrove. Ogni giorno che passa segna una nuova perdita, una nuova serranda che rischia di abbassarsi per sempre. Quella che doveva essere una riqualificazione si sta rivelando una condanna, un colpo mortale per il commercio locale.

Roma e il dramma dei lavori pubblici

Questa ennesima vicenda getta un’ombra inquietante sulla capacità di Roma di gestire le proprie opere pubbliche. Ritardi, inefficienza, costi aggiuntivi e promesse disattese: uno scenario che si ripete con un’amara regolarità. L’interrogazione di Erbaggi cerca di squarciare il velo su questa gestione opaca, ma il tempo scorre e la città sembra ancora una volta vittima della sua stessa burocrazia.

Le ragioni di chi lamenta ritardi, ma la fine lavori è prevista per la primavera del 2025

“Mentre i commercianti soffrono, le risposte tardano ad arrivare” è il commento di chi accusa ritardi. “Riuscirà la pressione politica a smuovere le acque o ci si limiterà all’ennesima promessa senza seguito?”, si chiedono i commercianti. Le conclusioni di chi dice di sentirsi beffato, sono che per ora “l’unica certezza è il senso di abbandono che avvolge via Cola di Rienzo e chi ogni giorno cerca disperatamente di tenere in vita il proprio lavoro”. Tuttavia è anche vero che i lavori in questione, già prima del loro inizio avevano fissato il termine, previsto per la primavera del 2025. Forse è quindi un grido d’allarme prematuro, questo del consigliere Erbaggi, ma la primavera è vicina, vedremo!

Foto comune.roma.it

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