Dovrà restituire quasi 250 mila euro. Una 49enne di Como, per 20 anni è stata insegnante di inglese e tedesco, prestando servizio dalle scuole elementari ai licei.
I requisiti che non ci sono
Ha insegnato lingue dall’anno scolastico 2003-2004 senza però avere i titoli che aveva invece presentato (contraffatti). La laurea in lingue e letteratura straniera e moderna, conseguita all’università Iulm di Milano e il diploma magistrale ottenuto alla scuola paritaria Matilde di Canossa di Como.
La scoperta
La verità è venuta a galla quando il preside di un istituto scolastico di Como, nel 2020, ha voluto verificare quanto la donna aveva dichiarato. La presunta prof era già da un mese che ricopriva l’incarico di insegnante. Dalle verifiche è però emerso che non si è mai laureata e neppure ha mai conseguito il diploma magistrale. Per la 49enne è di conseguenza scattata la denuncia in procura che, nel gennaio 2022, ha chiesto il rinvio a giudizio. L’ufficio scolastico provinciale di Como ha inoltre fatto segnalazione alla Corte dei Conti e le indagini hanno dimostrato che l’insegnamento illecito era iniziato con l’anno scolastico 2003-2004.
La restituzione degli stipendi
La sedicente professoressa ora deve restituire gli stipendi incassati in tutti questi anni. La sentenza della Corte di Conti della Lombardia ha infatti stabilito che “La prestazione è stata resa senza i requisiti di abilitazione”. La Corte ha giudicato infatti, “inutile” la prestazione della donna, quando non addirittura “pregiudizievole ai fini dell’apprendimento degli studenti”. La signora adesso deve restituire 247 mila euro. Gli stipendi che dal 2003 ad oggi ha incassato indebitamente. Una somma che realisticamente sarà difficile che la “finta prof” disponga e sia pronta a restituire.
Foto generica tratta da: ripetizioni.it