Il colpo finale dei ladri di lavagne all’istituto scolastico Villaggio Prenestino

Pensavano di essere invincibili. Convinti che la notte fosse la loro alleata, i “ladri di lavagne” del Villaggio Prenestino si muovevano nell’ombra, certi di poter colpire ancora senza ostacoli. Avevano già lasciato dietro di loro una scia di saccheggi, trafugando con destrezza e impunità le costose (LIM) lavagne digitali della scuola. Ma questa volta, il destino aveva scritto per loro un finale diverso. E i carabinieri erano pronti a recitare la parte dei giustizieri.

La scuola presa di mira

L’Istituto Comprensivo “Villaggio Prenestino” di via Fosso dell’Osa, nel VI Municipio di Roma, era diventato la loro miniera d’oro. In due settimane, erano riusciti a sottrarre cinque lavagne interattive multimediali, ognuna del valore di 2.000 euro. Un colpo devastante per la scuola, un colpo che ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Ma non si erano fermati lì: avevano violato perfino la mensa, rubando cibo destinato ai bambini, calpestando ogni senso di decenza. Credevano di poter tornare a colpire, di poter strappare ancora qualcosa a un luogo già martoriato. Ma quello che li attendeva era una trappola.

I carabinieri erano evidentemente pronti

Le lancette segnavano le 4:00 quando i malviventi hanno forzato ancora una volta la porta della scuola. Rapidi, sicuri, hanno smontato un’altra LIM e l’hanno trascinata fino alla recinzione, pronti a dileguarsi. Ma nel buio, occhi vigili li osservavano. I carabinieri della Stazione di San Vittorino, guidati dal maresciallo Pietro Di Iorio, erano lì, pronti a fermarli.

Speronata auto dei carabinieri

I ladri, sorpresi, non si sono arresi e balzati a bordo della loro Citroën sono partiti a tutta velocità, dando il via a un inseguimento mozzafiato. Curve pericolose, accelerazioni folli, il rombo dei motori che rimbombava nel silenzio della notte. Poi, il colpo di scena: in un ultimo, disperato tentativo di sfuggire alla giustizia, i fuggitivi hanno speronato l’auto dei carabinieri, ferendo un militare.

Arrestati

Il loro destino era già scritto. In pochi minuti, sono stati bloccati, circondati da uomini in divisa che non hanno permesso loro di scappare ancora. Le manette sono scattate per i due criminali, italiani e residenti a Ponte di Nona, trascinati via, consapevoli che la loro corsa era finita. Ora dovranno rispondere di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Hanno dovuto affrontare il processo per direttissima fissato per questa mattina di martedì 12 febbraio.

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