Il Comune di Roma torna in possesso dell’impianto sportivo di Torre Angela

Lunedì 3 marzo, gli agenti della Polizia Locale fanno il loro ingresso nei centri sportivi di via Amico Aspertini. L’ordine è chiaro: riprendersi ciò che da anni era sfuggito al controllo delle istituzioni. Un impianto sportivo, ormai simbolo di un sistema fuori legge, torna finalmente nelle mani del Comune di Roma a beneficio dei cittadini.

Un’operazione decisa, implacabile, condotta con il supporto della Questura. L’obiettivo è ripristinare la legalità, restituendo ai cittadini un bene pubblico che, per troppo tempo, era stato sfruttato senza regole. L’amministrazione non si è limitata a sgomberare. Nel giro di poche ore infatti, la gestione passa nelle mani dell’Asp Asilo Savoia, che garantirà la continuità delle attività sportive. Questo eviterà che atleti e associazioni restino senza un punto di riferimento.

Morosità milionaria

Le cifre sono spaventose. L’assessore allo Sport Alessandro Onorato non usa mezzi termini: “Questa è una battaglia per la giustizia. Abbiamo ereditato un debito mostruoso: oltre 4,2 milioni di euro accumulati negli anni tra mutui non pagati e canoni evasi. Oggi mettiamo fine a questa vergogna”. L’assessore ha inoltre ricordato come l’impianto di via Aspertini fosse in una situazione di irregolarità da un decennio, con una concessione che dal 2014 risultava scaduta.

Ecco come si è arrivati ad un debito così alto

La cifra è notevole e ci si chiede come possano essere stati accumulati debiti per oltre 4 milioni di euro. La risposta è tutta nei numeri: 3,2 milioni di euro di un mutuo mai saldato, coperto con i soldi dei contribuenti. Oltre 1 milione di euro di canoni non pagati. Un’emorragia finanziaria durata troppi anni che ora è finalmente finita.

Un piano per recuperare il controllo degli impianti pubblici

Il caso di Torre Angela è solo l’ennesimo tassello di una più ampia operazione di risanamento. Come già accaduto per l’Orange Club, il Comune ha adottato una gestione transitoria in attesa di un bando pubblico che assegnerà definitivamente l’impianto a chi sarà in grado di amministrarlo con trasparenza e correttezza. “Non ci fermeremo qui – assicura Onorato – sono in programma altre operazioni per riprenderci gli impianti sottratti alla legalità. Non lasceremo che qualcuno continui ad arricchirsi sulle spalle dei romani”.

Il futuro deve garantire lo sport per tutti, nel rispetto delle regole

La gestione dell’impianto passa ufficialmente ad Asilo Savoia, già attiva col programma “Talento e Tenacia – crescere nella legalità, operativo in quartieri difficili come Montespaccato, Ostia e Pineta Sacchetti. Grazie a questa transizione le associazioni e società sportive potranno proseguire le loro attività senza interruzioni. Il personale tecnico e amministrativo manterrà il proprio incarico. Le rette della scuola calcio continueranno ad essere versate all’ASD o SSD titolare del servizio.

Un segnale forte, una svolta epocale. Roma si riprende i suoi spazi, restituendoli ai cittadini nel nome della legalità e della giustizia.

Foto tratte dal video della pagina Facebook dell’assessore Alessandro Onorato

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