Il consueto concerto di Capodanno a Roma, inizialmente presentato come un evento musicale di grande richiamo, si è trasformato in un rompicapo da risolvere a pochi giorni dalla notte di San Silvestro.
Perché
Dopo la rimozione di Tony Effe dalla scaletta del concerto, anche Mahmood e Mara Sattei, gli altri due artisti previsti, decidono di rinunciare per solidarietà, lasciando l’organizzazione in una situazione critica.
La questione Tony Effe
Tutto ha avuto inizio lo scorso 12 dicembre. Il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato annunciano con entusiasmo la line-up dell’evento: Tony Effe, Mahmood e Mara Sattei. La scelta del trapper però ha subito scatenato controversie, con accuse di misoginia e sessismo legate ai testi delle sue canzoni, che riflettono i temi tipici del genere trap.
L’esclusione di Tony Effe e la sua risposta
Le critiche si sono intensificate rapidamente, al punto di portare il sindaco a chiedere a Tony Effe di ritirarsi. “Non si tratta di censura, ma di opportunità – ha spiegato Gualtieri –. Questo evento deve essere un momento di unione, non di divisione”. Tony Effe, recentemente annunciato tra i partecipanti a Sanremo 2024, ha replicato sui social: “La musica è la mia espressione, è ciò che vivo e vedo. Grazie a chi mi supporta. Non si può censurare la musica”.
Mahmood e Mara Sattei si tirano indietro
Dopo l’esclusione di Tony Effe, il primo a farsi da parte è stato Mahmood, che ha definito la decisione “una forma di censura”. Poco dopo, anche Mara Sattei ha comunicato il suo ritiro, dichiarando: “Non credo sia giusto negare la libertà di espressione di un artista”. Rinunce che lasciano l’organizzazione senza un programma definito a pochi giorni dall’evento.
La politica e il mondo della musica
L’intera vicenda ha acceso un dibattito. La FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ha espresso il proprio disappunto: “Difenderemo sempre la libertà di espressione degli artisti”. Numerosi colleghi di Tony Effe hanno manifestato solidarietà, tra cui Emma Marrone, che ha definito l’accaduto “un brutto colpo per la musica e l’arte”. Anche Gaia, che ha collaborato con il trapper nella hit Sesso e Samba, ha criticato l’esclusione, parlandone come “una censura che soffoca verità e libertà”.
Sul piano politico, l’opposizione (la stessa che censurò Ghali a Sanremo) ha sfruttato l’occasione per attaccare l’amministrazione. Forza Italia ha parlato di “moralismo esasperato”, mentre Fratelli d’Italia ha ironizzato suggerendo che Gualtieri potrebbe esibirsi di persona con la chitarra.
Gualtieri ribatte
Il primo cittadino ha difeso la decisione, sottolineando che Roma è da sempre una città aperta e inclusiva. “Non imponiamo né censuriamo opinioni, ma è essenziale tutelare valori come il rispetto delle donne e il rifiuto di ogni forma di violenza”. “Tony Effe avrà altre occasioni per esibirsi nella Capitale, ma il concerto di Capodanno deve rappresentare un momento di unità per tutti”.
L’incertezza sul concerto
Col palco del Circo Massimo ora vuoto, si valutano soluzioni alternative, come un dj set o la partecipazione di un artista internazionale. Tuttavia, con il tempo che stringe, cresce il rischio che Roma possa arrivare alla notte del 31 dicembre senza un evento di spicco.
Foto di TonY Effe tratta da SuperEva