Secondo quanto riferito da fonti della maggioranza ci sarebbe un dietrofront del governo sulla norma che, inserita nella Manovra, consentirebbe ai commercianti di rifiutare pagamenti elettronici sotto i 60 euro di spesa. Nelle prossime ore sarà presentato dalla maggioranza in Commissione Bilancio della Camera, il nuovo pacchetto di emendamenti.
Le obiezioni della Ue
Le interlocuzioni con la Ue hanno visto impegnato il governo nelle ultime settimane a valutazioni sulla Manovra finanziaria e questa misura non è stata giudicata adeguata alle indicazioni dell’Europa in materia di contrasto all’evasione fiscale. La norna sul Pos andrà di conseguenza cassata. Va ricordato che quanto in essere in tema di pagamenti elettronici fa parte di un provvedimento attuato dal governo Draghi sulla linea di quanto chiesto dalla Commissione europea, connesso all’erogazione dei fondi.
Condono fiscale
I ripensamenti del governo dovranno tuttavia riguardare anche quanto ipotizzato sul condono fiscale. La Ue non ha gradito nemmeno lo stralcio delle cartelle esattoriali per importi fino a 1.000 euro (quelle relative agli anni 2000 – 2015). Questo provvedimento dovrebbe slittare al 31 marzo 2023.
Sarebbe poi in agenda il “perdono fiscale”, come lo ha definito il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto. Chi ha omesso la dichiarazione dei redditi o ha la ha presentata incompleta, o ancora, ha omesso il pagamento, e provvederà a versare l’intero debito e la sanzione accessoria, avrà cancellato il reato.
Foto: ilsole24ore.com