Monterotondo e i suoi personaggi “famosi”
” Itala Scandariato, il suo lavoro nel cinema “
A sentirla parlare, Itala, sembra un personaggio uscito da una fiaba, accento Palermitano, di cui si compiace, dotata di una eleganza naturale e affabile con tutti.
Abita a Monterotondo da una decina d’anni dove si è trasferita da Roma ed è facile incontrarla in centro, non si sottrae con la sua signorilità a parlare di se e della sua carriera.
Nel raccontare la storia della sua vita affiorano tante coincidenze, come se da sempre fosse predestinata ad intraprendere quello che è stato il suo mestiere nel cinema: quello di costumista e scenografa.
Itala ha partecipato come costumista e scenografa a numerosi film, ma quello che le è rimasto nel cuore e di cui sempre parla è Ben Hur, il suo primo film, nel quale partecipò come assistente incaricata agli accessori.
Il padre di Itala Scandariato, palermitano, era un ufficiale dell’esercito, ed essendo di frequente soggetto a trasferimenti, lei è nata a Torino, ma ha soggiornato in diverse città italiane, ed è stata anche in Abissinia per poi tornare nella sua Palermo, dove ha ripreso il percorso scolastico iscrivendosi al Liceo Artistico.
Di quel periodo ricorda Palermo come era allora, sono ricordi di tanto tempo fa, infatti da quei tempi non è più tornata nella sua città.
A Palermo il suo primo incontro col cinema:
… si trovava ospite della famiglia Florio nella loro villa chiamata Quattro Pizzi, nella località marina dell’Arenella. Qui si stava girando il film ‘Il Principe di Scozia’, interpretato da Errol Flynn. La giovane Itala aveva 14 anni e fu invitata a partecipare al film come comparsa; qui incontrò la costumista Annamaria Fea. Vedendola lavorare rimase affascinata del suo lavoro e forse, fu in quel momento che nacque in lei la passione per questa attività.
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico si iscrisse alla Facoltà di Architettura a Roma, dove il padre nel frattempo era stato trasferito e successivamente all’Accademia di Belle Arti dove si è laureata in Scenografia e Costume.
Dopo il Ben Hur ha lavorato in trenta film, qualche titolo: Colpo Grosso alla Napoletana; Massacro al Grande Canyon; Madame Sans-Genè; La Squadra.
Ci parla del suo lavoro e progettare i costumi, prima dell’avvento di internet questo significava fare accurate ricerche in biblioteche specializzate.
Ancor oggi è diffuso tra i colleghi che si occupano dei costumi il ’Metodo Itala’, un sistema utile per programmare il lavoro del costumista, che consiste nel riportare in una scheda l’insieme delle scene tratte dalla scenografia, per ogni singolo attore, questo permette di aver chiaro al momento giusto come doverli vestire.
I suoi costumi sono conservati in un museo di Hollywood e al Museo del Cinema di Torino. Il mestiere nel cinema di Itala, quello di costumista, forse è uno dei più importanti perché ciò di cui noi ci vestiamo ci caratterizza e ci mette nella scena giusta nel tempo giusto, poi ci sarà uno spettatore che avrà il compito di osservarci e capire tanto anche attraverso la visione di un costume.