Il Museo del Ricordo a Roma. Per non dimenticare Istria, Fiume e Dalmazia

Approvazione alla Commissione Cultura del Senato della Repubblica per il disegno di legge per l’istituzione del Museo del Ricordo, nella Capitale. Il ddl era stato approvato lo scorso 31 gennaio dal Consiglio dei Ministri. Il Museo avrà sede a Roma e dovrà “ricostruire e narrare la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e della più complessa vicenda del confine orientale italiano. 

La Società Studi Fiumani

Giovanni Stelli, presidente della Società Studi Fiumani ha espresso soddisfazione per l’unanimità del voto al disegno di legge. Il presidente ha parlato anche a nome dell’Archivio Storico di Fiume, diretto da Marino Micich. La Società di Studi Fiumani ha ringraziato la presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il ministro Gennaro Sangiuliano e il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca. L’Archivio Storico di Fiume riconosciuto dalla Legge n.92 del 2004 ha voluto sottolineare come questa nuova istituzione, che guarda al futuro, fosse realmente necessaria.

Il valore della testimonianza

L’iniziativa ha un valore eccezionale e consegna ufficialmente e definitivamente alla Storia d’Italia e a tutta Europa, la civiltà fiumana, istriana e dalmata di carattere italiano. Una memoria sulla tragedia delle Foibe e sull’esodo di 300 mila giuliano-dalmati. Si tratta di una Storia di grandi tradizioni che l’azione del comunismo del Maresciallo Tito ha tentato di cancellare dopo la Seconda guerra mondiale. La Repubblica Italiana, con il Giorno del Ricordo, ne onora la memoria, affinché non possano mai essere dimenticate l’Istria, Fiume e la Dalmazia.

Indipendentemente dal pensiero politico, ogni civiltà ha l’obbligo morale-storico di non lasciare nell’oblio fatti e accadimenti che hanno visto popolazioni vittime di persecuzioni. Se la memoria accantona le convinzioni e i valori dell’epoca, perché la moderna società ha saputo superarne le aberrazioni, non vanno dimenticati gli eventi, le sofferenze, le storie personali delle famiglie. Non si ricerca vendetta o riscatto ma la giusta memoria di ciò che accadde e che fa parte della nostra cultura storica e morale.

Foto di un’immagine dell’esodo dall’Istria tratta da balcanicaucaso.org

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