Quanto è accaduto in un istituto alberghiero nel Sud della Sardegna è purtroppo la fotografia della mancanza di rispetto verso l’istituzione scolastica. Un tempo se un alunno veniva redarguito dai professori, “a casa prendeva il resto”. Oggi la tendenza è inversa, si attacca il corpo insegnante perché ha osato rimbeccare il proprio figlio.
La reazione violenta
Il padre del ragazzo troppo irrequieto, richiamato dal professore in classe perché disturba la lezione, si reca a scuola, all’Alberghiero di Arbus, e affronta l’insegnante nel corridoio. La discussione degenera e il papà troppo di parte, assesta una bella testata al volto del professore.
L’insegnante 56enne ed il suo aggressore finiscono poi con l’ingenerare una rissa, sopita solo dopo l’intervento dei carabinieri, che sono dovuti intervenire.
Il bilancio è per entrambi simile, hanno riportato ferite e sono stati portati all’ospedale San Gavino per le cure del caso. La vicenda, è da supporre, che non terminerà così, ma porterà una scia di denunce.
Come si è arrivati a questo
In classe il ragazzo, un giovane di 16 anni, continuava a disturbare e chiacchierare e il professore lo ha richiamato. Lui gli ha risposto sgarbatamente offendendolo e poi ha preso la porta ed è uscito dall’aula. Fuori dalla classe ha quindi proceduto a chiamare il padre, e il genitore un uomo di 53 anni, si è precipitato a scuola per far valere le sue ragioni (e quelle del figlio). Cosa abbia raccontato il giovane per destare una reazione così violenta del padre, non è dato saperlo. Ammesso però che abbia addirittura avuto ragione, ci si interroga sul perché l’uomo anziché aggredire un professore non abbia voluto prima ascoltare la sua versione.
La fiducia incondizionata verso i propri figli è sempre un sentimento apprezzabile, ma in questi casi è d’uopo un confronto e una valutazione serena prima di far degenerare le cose. Non ha senso educare un ragazzo di 16 anni all’uso della violenza e non ne ha nemmeno la sua difesa a prescindere. Un educatore, sia esso il genitore o l’insegnante, non può perdere di vista il concetto che il ragazzo di oggi sarà l’adulto di domani.
Foto tratta dalla Pagina Facebook dell’Ipsar Arbus