Malumori al IV Municipio della Capitale. L’opposizione denuncia errori di forma, sospensioni, mancanza del numero legale… Tutti elementi che hanno di fatto invalidato e determinato il ritiro della delibera di parere al PUMS (Piano Urbano di Mobilità).
Con un comunicato diramato venerdì i consiglieri Della Casa e Rosati (M5S) rendono noto l’accaduto.
Nella nota si legge: “Una seduta di Consiglio del IV Municipio, che doveva terminare alle 14:00 è invece proseguita a colpi di sospensioni. Prima per richieste di chiarimenti al segretario generale e poi per mancanza del numero legale.
La stessa maggioranza è costretta a ritirare la delibera di parere al PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile) per una serie di errori formali e procedurali consumati dagli stessi consiglieri PD.
Per il nuovo regolamento sulla Consulta delle disabilità invece, la maggioranza non ha più il numero sufficiente di membri per la votazione e fa cadere la seduta fino al terzo appello, dove, ormai rimasta sola, approva il documento. Consulta che sarà assolutamente peggiorativa rispetto alla precedente, che escluderà la partecipazione dei cittadini in favore delle sole cooperative del terzo settore. Dove il comitato diventerà un direttivo, dove la politica dilagherà a discapito della partecipazione dal basso.
Il M5S crede nella politica che coinvolge i cittadini e nel rispetto delle regole, e farà valere questi principi in ogni luogo”.
In un altro comunicato a firma dei presidenti dei gruppi d’opposizione. Luca Scerbo Polverato (Fd’I), Roberta Della Casa (M5S) e Roberto Santoro (Lega), sono rimarcate le ragioni e i dettagli in merito alla vicenda.
Il comunicato: “Spiace constatare come un comunicato a firma della maggioranza del IV Municipio possa infantilmente mistificare la realtà dei fatti accaduti nel Consiglio di venerdì scorso 14 gennaio.
La proposta di delibera sul PUMS è stata ritirata dal Presidente del Consiglio per grossolani errori di forma ed errori procedurali che non possono essere imputati all’Opposizione.
La stessa Opposizione che ha cercato fino alle ore 15:27 il numero legale per il proseguimento del Consiglio che doveva terminare alle 14. La cui proroga dei tempi, era stata approvata proprio dai gruppi di maggioranza assenti e che si sono ripresentati alle ore 16 dopo la nostra uscita dal Consiglio.
Entrando nel merito della Consulta, constatiamo da parte della Maggioranza l’approvazione di un atto che manca di condivisione e di ascolto delle parti sociali. Delle famiglie e dei cittadini che vivono ogni giorno la disabilità di un familiare senza poterne essere parte attiva.
Ci chiediamo cosa ne sarà di questo importante organismo”.