Il reggitore di moccolo un mestiere antico nato a Venezia

Il detto romanosta a regge er moccolo” probabilmente deriva proprio da quello veneziano “far ed còdega”. In entrambi i casi vuol dire reggere il moccolo, reggere una candela ma, il suo significato oggi equivale a: essere di troppo, fare il terzo incomodo. Eppure un tempo reggere il moccolo era un vero e proprio mestiere. Nel 1400 a Venezia c’era un lavoro particolare, proposto a persone povere e senza istruzione o manualità: il “còdega”, cioè il “reggitore di moccolo”.

Un salto indietro nella Storia

Per comprendere come nacque questo particolare mestiere bisogna fare un passo indietro nella storia. Nella Venezia del XII secolo non esisteva nessun tipo di illuminazione e camminare in città di notte era di certo rischioso. Così, dal 1128, la Repubblica di Venezia decise di attuare delle misure preventive per proteggere dai pericoli i cittadini nell’oscurità della notte inserendo dei “cesendeli”. Si trattava di lumini a olio appesi ai muri della città.

Buono ma non buonissimo

La misura portò piccoli benefici nell’illuminazione notturna di Venezia, però omicidi e aggressioni continuarono e anzi aumentarono. Il governo allora, nel 1450 posizionò quattro grandi lampade sotto i portici di Rialto. Inoltre fu emanata una legge che obbligava chiunque a munirsi di un lume nelle passeggiate e negli spostamenti dopo le 3 di notte.

Il Còdega

In seguito a questa legge nacque una figura adibita ad accompagnare le persone di notte facendogli luce personalmente con un lume, fino alla loro destinazione. Era nato il còdega. Oltre ad accompagnare chi doveva tornare a casa di notte, questa figura era spesso chiamata dagli uomini per accompagnarli durante gli appuntamenti con le proprie donne. Il còdega era inevitabilmente la persona più informata sulle indiscrezioni della nobiltà. Infatti i patrizi, ricorrevano a lui anche nei giorni di pioggia per farsi reggere l’ombrello e raccontavano pettegolezzi dei palazzi veneziani davanti a lui. Quindi questo accompagnatore notturno della Venezia del XV secolo “discretamente” sentiva tutto.

Perché si chiamò còdega

Non ci sono certezze sull’etimologia del termine còdega. C’è chi pensa derivi dal greco οδηγός, cioè guida, conducente. Secondo altri invece, il termine deriverebbe dal nome della lampada appesa all’esterno del felze della gondola (la cabina mobile posta al centro) che era alimentata dall’olio estratto dalla cotica di maiale, appunto la “còdega”.

Foto veneziaeventi.com