Il Signore degli Anelli

Questa intervista sarebbe dovuta uscire sulla testata periodica “il Prometeo”, ma a causa del blocco della quarantena, non è stato possibile,  così abbiamo deciso di proporla oggi su I Fatti, anche per augurare un buon compleanno al nostro amico Carmine, che oggi compie 33 anni!

Filettinese, residente a Fiuggi, Carmine Consalvi, 32 anni, è un ragazzo fuori dal comune, e questo non perché nonostante 7 anni e mezzo fa, a seguito di un tragico incidente stradale, sia rimasto senza l’uso delle gambe, ma per la sua straordinaria forza fisica e costanza spirituale, che ne hanno fatto un esempio di strenua lotta alla disabilità motoria.

“Ho iniziato l’attività di palestra circa un anno e mezzo fa, da quando ho fatto l’incidente” ci ha raccontato, “la lesione che ho, in teoria non potrebbe consentirmi di fare tutto ciò che faccio.” Ha spiegato con orgoglio mentre si allenava.

Carmine, così come altri diversamente abili, che non sono restati a piangersi addosso, nonostante tutte le difficoltà, ha iniziato da circa 7 mesi, una disciplina chiamata “Calisthenics”, che consiste in esercizi a corpo libero, senza l’uso di attrezzi, se non anelli, parallele o barre per le trazioni.

Una disciplina che attualmente coltiva alla Virtus Gym di Fiuggi, palestra che ha aperto i battenti da poco meno di un anno, ma che ha già raccolto numerosi soci, che si dilettano anche in altre discipline ginnico-artistiche.

“Mi sono accostato a questo sport grazie al mio compare di nozze, che mi propose di provare questa avventura … “ ha raccontato, “Ovviamente il primo problema che mi sono posto è che da paraplegico in carrozzina non credevo che sarei stato in grado di fare alcuni sport, ma lui che è un meccanico, prese due sterzi da uno sfascio, accoppiandoli con delle corde e da lì ho iniziato ad allenarmi con gli anelli. La cosa fantastica che nel momento in cui ho provato, sono riuscito a farlo abbastanza bene, ma sempre con la paura di farmi male; finché sono stato contattato da un maestro che si allena nella stessa palestra di Juri Chechi e mi ha condotto in questa palestra di Fiuggi, dove ho conosciuto il mio attuale trainer Diego Vasili, grazie al quale ho raggiunto livelli mai visti!”

I risultati sono stati sorprendenti ed inaspettati, al punto che Carmine, è riuscito ad andare oltre ogni limite, riuscendo a compiere anche esercizi che i medici non ritenevano possibile, che una persona nelle sue condizioni potesse compiere e la cosa diventerà presto materia di studio, dando quindi la possibilità di aprire nuove frontiere alla medicina riabilitativa.

Diego Vasili, trentenne, che pratica questo sport da 8 anni, ed insegna da 6, ha raccontato che conosceva già Carmine perché compaesano, ma poi ci fu il contatto per iniziare la disciplina in maniera ufficiale circa 6 mesi fa.

Con orgoglio Diego ha raccontato che nel futuro di Carmine ci saranno delle gare “Dovrà gareggiare cercando di raggiungere più skills possibili, dovremo lavorarci”.

Carmine ha voluto parlarci della sua determinazione, la sua voglia di crescere in questo percorso e ritrovare una forza che forse supererà quella che aveva da normodotato.

“La parte caratteriale è innata, ma quando una persona tocca il fondo, scopre quello che realmente può fare” ha affermato con convinzione, ricordandosi del periodo di baratro nel quale era precipitato dopo l’incidente; “La cosa importante è porsi degli obbiettivi e per come sono fatto io vanno proprio distrutti!”

La forza di Carmine è incredibile, le sue evoluzioni agli anelli lasciano a bocca aperta, anche perché non solo a differenza di un uomo normodotato, non può fare uso di tutti i muscoli del corpo, ma deve anche sostenere la parte inferiore di esso, come un peso aggiuntivo.

L’allenamento ha inizio con una fase di riscaldamento, con esercizi posturali, per poi raggiungere gradualmente la fase di uso della forza; questa disciplina serve a migliorare l’equilibrio, la mobilità, l’agilità, la coordinazione, ma soprattutto la resistenza fisica.

La vita di Carmine però, non è dedicata solo allo sport, ma anche alla sua splendida moglie, sposata l’anno scorso, grazie all’ausilio dell’esoscheletro, ha potuto celebrare le nozze stando in piedi e con la quale riesce ad avere una vita normale, sfatando così il falso mito, che chi vive su una carrozzina, non possa affrontare le quotidianità che ha una qualsiasi persona nella vita di coppia.

“Mi sono sposato il 28 luglio del 2018”, ci ha detto con un ampio sorriso sulle labbra, “Questo è un tabù che molto normodotati nell’ignoranza della materia, pensano che parlarne con un disabile possa farlo rimanere male, ma ti assicuro che la nostra vita coniugale è normalissima anche sull’aspetto sessuale.” Ci ha tenuto a precisare, “l’unica differenza sta che in tutto quello che fai hai un ostacolo che un normodotato non ha e devi trovare il modo di aggirarlo, come farebbe una persona non disabile, io ho una vita coniugale molto più che normale, forse anche più frenetica”.

Ma quello che conquista di questo ragazzo, alla fine è il grande sorriso, la giovialità, con cui convive con il suo problema, la fermezza con cui pretende dal prossimo di essere trattato da “diversamente abile”, allontanando quell’imbarazzo che solitamente separa una persona normodotata che interloquisce con qualcuno seduto sulla carrozzina.

 

Intervista a cura di Francesco Digiorgio

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