Piazza delle Giunchiglie fino a qualche tempo fa era un angolo di gioia, un ritrovo per i più piccoli davanti alla scuola Fausto Cecconi, uno dei simboli di Centocelle. Per anni, il Servizio Giardini del Comune di Roma aveva curato questo spazio (attrezzato con giochi) donandolo ai bambini del quartiere.
Oggi è un deserto di cemento e ghiaia.
Le risate dei bambini riecheggiavano mentre giocavano sulle altalene, si arrampicavano sui giochi in legno, correvano sotto la luce dei lampioni alimentati da pannelli solari. Poi, tutto è scomparso. Prima l’illuminazione, spenta per sempre dopo la caduta di una sfera di vetro. Poi i giochi, dichiarati pericolosi e rimossi. Infine, le ultime altalene, eliminate dal V Municipio senza un’alternativa.
Così, quello che era un luogo vivo, dove i bambini della scuola elementare e materna si riversavano ogni giorno, accompagnati dagli sguardi vigili di genitori e nonni, è diventato un luogo anonimo, vuoto, dimenticato.
La sera è un luogo potenzialmente pericoloso
Di sera, la piazza si trasforma. Buia e insicura, diventa un angolo di pericolo. Lo raccontano i genitori, lo confermano i commercianti della zona, testimoni silenziosi di questa lenta decadenza. E poi c’è la ghiaia. Un ostacolo inutile e pericoloso che si riversa sul marciapiede, sulla strada, impedendo il passaggio delle carrozzine e diventando trappola per i pedoni. Alcuni dei quali sono già caduti rovinosamente. Anche il marciapiede risulta distrutto, lesionato, un mosaico di pericoli. Ora è anche oggetto di lavori per la fibra ottica, un’occasione che il Municipio (volendo) potrebbe cogliere per una risistemazione…
Eppure, una speranza c’è. Si parla di interventi previsti. Si sogna un parco giochi, ma i tempi sono lunghi, incerti. Forse se ne parlerà alla fine dell’estate, forse si arriverà alla primavera del 2026. Per adesso i bambini e le loro famiglie non possono far altro che aspettare e sperare, perché di certezze non se ne parla proprio.
Foto: Google Maps