Vittorio Sgarbi non ha voluto rinunciare al ruolo di presidente di giuria a Miss Italia 2023. Oggi, sabato 11 novembre, il critico d’arte e sottosegretario alla Cultura ha difeso la sua scelta di partecipare al concorso, che si tiene storica location di Salsomaggiore Terme.
Miss Italia dovrebbe essere un bene culturale
Il noto critico d’arte ha voluto spiegare la sua posizione. “La mia convinzione è che Miss Italia sia una festa nazionale, come il Natale, come Sanremo, come il 2 giugno”. Poi l’annuncio: “è per questo che proporrò al ministro Sangiuliano di indicare Miss Italia come bene culturale”.
Presidente di giuria
Le scorse settimane, a causa del suo coinvolgimento nelle polemiche sulle consulenze retribuite, era parso evidente che il suo ruolo a Miss Italia sarebbe saltato. Invece a quanto pare gli organizzatori lo hanno confermato alla presidenza della giuria. Sarà accanto alla modella e blogger Giulia Salemi, al conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani e all’attrice Hoara Borselli. Sgarbi ha detto “Per quanto si possa combattere con l’ideologia, Miss Italia premia la bellezza, che è un valore positivo e giusto”.
Quei sassolini nella scarpa
Poi ha speso parole di accusa contro chi afferma che il concorso sia espressione di maschilismo e mercificazione della donna, “a partire da un ex presidente della Camera che parlava di donne oggetto e altre stupidaggini”, ha chiosato. Il suo riferimento è chiaramente alla deputata del Pd Laura Boldrini, anche se Sgarbi non la nomina.
Il critico ha inoltre voluto difendere la propria “qualifica” nell’ambito dell’estetica ed ha detto: “Giudico la bellezza da oltre 50 anni e chi me lo vuole impedire è un fascista ignorante”.
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