I più arditi e sarcastici hanno già definito Maurizio Gasparri come “talebano” a causa del suo disegno di legge presentato in Senato sul tema dell’aborto e della maternità. Secondo alcuni, l’intenzione di Gasparri è di “smantellare la legge 194 del ’78 in tema di interruzione volontaria della gravidanza.
Il Ddl Gaparri
Il disegno di legge presentato al Senato a firma Maurizio Gasparri vuole modificare l’articolo 1 del Codice civile in materia di “riconoscimento della capacità giuridica del concepito”. L’obiettivo è appunto che questa “capacità” venga riconosciuta prima della nascita. Attualmente i diritti di legge sono riconosciuti all’atto stesso della nascita, mentre questa modifica ne attribuirebbe la validità già al concepimento.
Una sottigliezza che in poche parole conferisce al nascituro lo status giuridico, quindi sarebbe inibito qualsiasi atto nei suoi confronti da parte della madre. Compreso l’aborto!
Reazioni
La capogruppo alla Camera del Partito democratico, Debora Serracchiani ha dichiarato: “Un pezzetto per volta, si torna indietro di decenni. La destra non perde tempo: ha iniziato oggi chiedendo di riconoscere giuridicamente il nascituro. Un attacco alla Legge 194, alla libertà, all’autodeterminazione, alla salute delle donne”.
Dal Movimento 5 Stelle la risposta alla proposta di Gasparri, arriva da Chiara Appendino: “Non si è ancora insediato il governo e Gasparri ha già depositato una proposta di legge contro l’aborto. In campagna elettorale giocavano con le parole, ora scherzano con il fuoco. Non sarà la politica ad opporsi a questi passi indietro ma l’Italia”.
La responsabile di Libertà e Diritti di Sinistra Italiana, Marilena Grassadonia ha commentato: “Non ci lasceremo prendere in giro da nessuno. Difenderemo la legge 194 da qualsiasi tentativo di svuotarla, di renderla inapplicabile o illegittima”.
Sulle proposte della destra twitta Carlo Calenda: “La Russa rivendica i busti di Mussolini. Fontana si esprime contro le sanzioni. Berlusconi riallaccia i rapporti con Putin. Questa coalizione non regge sei settimane altro che sei mesi”.
Anche da +Europa arriva il commento di Riccardo Magi: “Come previsto, la prima mossa della destra in questa nuova legislatura è mettere i diritti delle donne nel mirino. La proposta di legge depositata al senato da Gasparri contro l’aborto rappresenta solo il primo tentativo di abbattere le conquiste di questi anni. Come +Europa ci opporremo dentro e fuori il parlamento, a difesa di tutte e di tutti”.
Le altre proposte di legge
Sono più di 300 le proposte di legge presentate alla Camera e quasi 200 al Senato, in soli cinque giorni di Legislatura. Di queste, sono ricorrenti i temi connessi all’aborto. A firma Gasparri c’è l’introduzione del reato di “maternità surrogata” e l’istituzione della “Giornata della vita nascente”. A firma del capogruppo della Lega a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, c’è invece il Ddl in merito alle “Disposizioni per la tutela della famiglia e della vita nascente”.
Gasparri rigetta le accuse e precisa
“All’inizio di tutte le Legislature, presento il disegno di legge sui “diritti del concepito”, spiega Gasparri. Precisa poi che per lui è un impegno morale preso con Carlo Casini, del Movimento per la vita, un deputato che ha militato a lungo nella DC, scomparso alcuni anni fa.
Aperto al confronto
Il Senatore dice poi che sarebbe ben disposto ad una discussione serena su questa materia. “La 194 non va abolita, ma che andrebbe rispettata in tutte le sue norme”. “Parlare della vita sarà lecito o no? – Sottolinea il forzista – Ripresento sempre questa proposta sperando che prima o poi si possa discutere con serenità di questi temi. Nessuna imposizione ma nessuna fuga davanti a questioni di cui comprendo la rilevanza, la delicatezza e la complessità. La mia speranza è che almeno, come hanno detto più volte Meloni, Tajani, Salvini, si arrivi alla piena e non parziale applicazione della 194”.
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