Il Virologo Crisanti: Fase 2 senza criterio Scientifico, “speriamo ci salvi il caldo”
Il Veneto di Zaia sta dando non poche grane al Governo di Conte, spesso rimproverando alcune modalità di gestione. Nell’articolo che abbiamo postato qui
Coronavirus: Fase 2, il Dossier Tecnico che inchioda il Governo
Possiamo vedere quali sono i criteri di una riapertura nella fase due, eppure Il Virologo Crisanti, non sembra d’accordo. dice “Non ci resta che sperare che il caldo uccida il virus”. Per il virologo dell’università di Padova, il modo in cui è stata impostata la fase 2 è “senza criterio scientifico”. “Non vedo il razionale. Basti pensare a un dato: abbiamo chiuso l’Italia con 1.797 casi al giorno e la riapriamo tutta quanta insieme con 2.200. E’ una cosa senza metrica”.
Il Virologo Crisanti: Fase 2 senza criterio Scientifico, “speriamo ci salvi il caldo”
L’epidemia, osserva il responsabile del Laboratorio di microbiologia e virologia delll’Azienda ospedaliera di Padova, “segue le sue dinamiche, ha un sua logica e noi invece mi sembrerebbe di no. Ci si è mossi senza considerare le differenze regionali, senza valutazioni del rischio. E’ chiaro che il rischio è diverso tra regione e regione e non è uno dei fattori che viene valutato. In conclusione, nell’equazione che si sta utilizzando non entra la valutazione del rischio”. Quale sarebbe stato un modo alternativo di procedere? “Il metodo alternativo era aprire in un primo gruppo di regioni, con situazioni differenti a livello epidemiologico e sociale e con diverse capacità di risposta, per capire quale dinamica si sarebbe innescata. In questo modo avremmo potuto testare la capacità di reazione, differenziare e gradualmente aprire tutto il resto”.
Il Veneto è in grado di poter ripartire, come conferma anche Zaia. Gli investimenti per i Tamponi sono stati molti, ma attualmente è la regione che sta ripartendo prima, e dove i tamponi verranno assicurati per gestire le eventuali curve epidemiologiche.
Non perdere gli aggiornamenti, seguici su Facebook